Prevista oggi la nuova ordinanza di Speranza che decreterà i cambi di colore delle regioni.
Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza pubblicherà la nuova ordinanza che porterà ai cambi di colore delle regioni italiane a partire da lunedì 19 aprile. 11 regioni avrebbero già i numeri per passare in zona gialla, ma solo il monitoraggio di oggi sarà in grado di fornire ulteriori dettagli.
Leggi anche -> Governo Draghi, sondaggi preoccupanti: crolla la fiducia degli italiani
Le regioni che potrebbero cambiare colore
C’è grande attesa per il monitoraggio dell’Iss (Istituto Superiore della Sanità). Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, solo dopo i dati di oggi, venerdì 16 aprile, pubblicherà la nuova ordinanza che porterà a un rimodulazione delle fasce di rischio e dunque dei colori delle regioni italiane. L’ordinanza prenderà avvio a partire da lunedì 19 aprile.
Attualmente in zona rossa ci sono 4 regioni: Sardegna, Valle d’Aosta, Puglia e Campania. Quest’ultima potrebbe passare in zona arancione da lunedì, andando ad aggiungersi al resto delle regioni di colore arancione. Sarà più difficile che la situazione cambi, invece, in Valle d’Aosta e in Sardegna, dove le limitazioni resteranno stringenti. La Sicilia è tenuta sott’occhio in quanto, secondo il bollettino del ministero della Salute sull’emergenza Covid-19, è la quarta regione italiana per numero di contagi. L’isola dunque, con ogni probabilità passerebbe in zona rossa.
Confermata la zona arancione per le restanti regioni italiane, a cui si aggiungono anche le province autonome di Trento e Bolzano. Molte di queste, Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, e Umbria, avrebbero i numeri per passare in zona gialla ma non possono a causa del decreto del 1° aprile che vieta le riaperture. Caso esemplare è il Molise, che con un’incidenza di 64 casi ogni 100mila abitanti sarebbe la regione più vicina alla zona bianca, per ora comunque impensabile.
Leggi anche -> Covid: superati i 100 mila morti in Francia. Macron: “Non dimenticheremo nessun nome”
Il 30 aprile è la data fissata per la scadenza dell’attuale decreto in vigore. Tutte le regioni con un Rt basso, dunque, possono incominciare a pensare già al cronoprogramma delle riaperture nel mese di maggio, che dovrebbero prevedere la riapertura delle strutture ricettive, bar, ristoranti, palestre. Per le riaperture serali o per vedere il coprifuoco spostato alle 24, invece, dovremmo attendere la fine di maggio.