Il governo presieduto da Mario Draghi è al lavoro per stilare il calendario delle riaperture e della ripresa economica: la transizione avverrà gradualmente tra maggio e giugno.
È atteso per questo pomeriggio il confronto tra Regioni e governo per discutere sulle riaperture e sul ritorno alla libertà di movimento nelle aree che potranno tornare alla zona gialla. Fondamentali per la ripresa saranno i numeri relativi alle persone vaccinate e all’andamento della curva epidemiologica di ciascun territorio. La Lega è in forte pressing per far ripartire già nel mese di aprile alcune attività ma, a meno di colpi di scena, il nuovo decreto relativo alle nuove misure entrerà in vigore dal 1° maggio.
Domani, venerdì 16 aprile, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, presiederà la Cabina di regia per mettere nero su bianco un primo calendario. Secondo le indiscrezioni le norme continueranno a essere stringenti anche nelle Regioni gialle per garantire la totale sicurezza, ma le riaperture consentiranno comunque alle attività di riprendere fiato. La transizione sarà graduale e dovrebbe estendersi fino a giugno. Il piano potrebbe essere annunciato dal premier Draghi già al termine della riunione tra le forze di maggioranza e la Cabina di regia.
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Secondo quanto si apprende da diverse fonti, a partire da maggio i primi a riaprire a pranzo, e forse anche a cena, saranno i ristoranti e i bar, poi sarà il turno di teatri e cinema, e infine toccherà alle palestre e alle piscine. I nuovi protocolli per la ripresa sarebbero già pronti per essere approvati dal Comitato tecnico scientifico. Le attività di ristorazione dovranno continuare a seguire delle regole particolarmente stringenti al chiuso, ma avranno maggiore libertà all’aperto, sfruttando l’arrivo della bella stagione.
Nella prima fase i locali potrebbero consentire l’accesso soltanto ai clienti seduti al tavolo in modo tale da evitare ogni assembramento. La distanza minima tra i tavoli dovrebbe restare di due metri al chiuso e di un metro all’aria aperta. Per quanto riguarda le palestre e le piscine nelle prime settimane di maggio potrebbero essere permessi esclusivamente gli allenamenti individuali, per poi consentire gradualmente alle strutture di riaprire rispettando il corretto distanziamento: 2 metri in palestra e 10 metri quadri in piscina.
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Nelle zone gialle potranno riaprire gradualmente anche i cinema, i teatri, le sale da concerto e gli altri luoghi di cultura e spettacolo. Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ha già avviato la discussione con il Comitato tecnico scientifico per stabilire il numero di spettatori massimo consentito sia al chiuso che all’aperto. I parrucchieri e le altre attività legate alla cura della persona potrebbero essere riaperti anche in zona rossa, seppur con regole molto rigide.
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