Iscritti nel registro degli indagati 15, tra medici e infermieri, “furbetti del vaccino”: hanno inoculato a parenti e amici una dose Pfizer a cui non avevano diritto
Ancora non si è spenta l’eco mediatica del duro “j’accuse” del Premier Mario Draghi che, nel corso dell’ultima conferenza stampa, ha puntato il dito contro “i giovani che senza coscienza saltano le file e si fanno vaccinare mettendo a rischio chi ha più di 75 anni“. Ebbene, tale ammonimento è caduto nel vuoto dal momento che a Oristano 15, tra medici e infermieri, abusando della loro posizione, sono stati iscritti nel registro degli indagati proprio per aver somministrato il vaccino anti-Covid ai loro familiari che non rientravano nelle categorie prioritarie aventi diritto.
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Oristano, indagati 15 “furbetti del vaccino”
I Carabinieri del Nas di Cagliari, come detto, hanno notificato un’informazione di garanzia, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano, nei confronti di 15 persone, tra medici e infermieri, che risultano indagate per abuso d’ufficio e peculato. Secondo quanto accertato dai Nas, le dosi somministrate indebitamente sono solo quelle del vaccino Pfizer, destinato inizialmente solo al personale sanitario, agli over 80 e alle forze dell’ordine. Tuttavia, nei registri vaccinali, come appurato dai Militari dell’Arma, è presente un numero anomalo di persone, “conoscenti o parenti del personale sanitario”, che non dovevano ricevere il vaccino.
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Comunque, tutti i dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, convocata per domani alle 11 a Cagliari presso la sede del Comando Legione Carabinieri “Sardegna”, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso.