Liverpool-Real: Tabellino e Highlights – Jurgen Klopp sa che dopo la partita dell’andata, persa a Valdebebas per 3-1, la sua squadra ha bisogno di un match eccellente sia dal punto difensivo, evitando gli errori dell’andata, sia di una gara perfetta davanti, cercando di mettere a segno quante più occasioni possibili. Zidane non si fida e vuole evitare di condurre una gara alla difesa del risultato conseguito nei primi novanta minuti, a maggior ragione con una difesa in emergenza, senza Varane, Sergio Ramos e Vazquez. I Reds sono abituati alle rimonte, l’ultima conto un’altra spagnola nel 2019, il Barcellona di Messi che venne ribaltato per 4-0 ad Anfield dopo il 3-0 conseguito al Camp Nou. La sfida è quindi aperta, anche se per il momento pende a favore dei Blancos. Non è un caso che gli uomini di Klopp siano subito offensivi, con Courtois che su Milner e Salah deve subito opporsi con un paio di interventi decisivi, quello sul centrocampista un autentico miracolo. Dopo i primi 15 minuti veementi dei padroni di casa, è però il Real a farsi vedere dalle parti di Alisson, con un palo piuttosto clamoroso colpito da Benzema dopo un’ottima percussione a difesa del Liverpool schierata. I padroni di casa continuano a spingere, ma i Blancos sembrano disporre di giocatori più tecnici, come ad esempio Vinicius, sempre bravo a ripartire e a costringere i Reds a raddoppiare la marcatura. In questo modo gli spagnoli riescono a gestire bene i due gol di vantaggio, senza neanche rischiare troppo dalle parti di Courtois, dopo i primi due pericoli del match, capitati già nei primi cinque minuti di gara. Al 41′ il Liverpool, dopo una percussione di Alexander-Arnold dalla fascia destra, non sfrutta però una buonissima occasione da rete con Wijnaldum, che calcia malamente alto da buonissima posizione. Il Real riesce però poco dopo a ripartire, con un gioco avvolgente e molto ben fatto, che coralmente vede la partecipazione di tutti i giocatori più importanti di Zidane, da Benzema a Modric, da Kroos a Vinicius, ma passando sempre dal perno centrale Casemiro. Una grande prova di forza da parte dei madridisti, nei confronti poi di una squadra non facile da affrontare come quella di Klopp e tutt’altro che modesta. I Reds giocano, ma non riescono a trovare facilmente spazio tra le maglie bianche degli spagnoli. Il Madrid invece riparte bene, senza perdere troppo tempo in fase di transizione. Vinicius e Benzema tengono alto il baricentro della squadra, anche se fino a questo momento anche la difesa di Klopp sembra aver dato prova di poter reggere l’urto e mantenere la propria porta inviolata. Le squadre rientrano così negli spogliatoi sul risultato di 0-0, un risultato che favorisce chiaramente Zidane. Possibile che il tecnico tedesco degli inglesi possa invece ricorrere a dei cambi già all’intervallo, per rientrare in campo con tutt’altro piglio per una ripresa che possa mettere in difficoltà i blasonati avversari.
Nella ripresa, a dispetto delle attese, non ci sono però avvicendamenti tattici, per nessuna delle due squadre, con gli stessi ventidue giocatori che scendono in campo dopo l’intervallo. Nei primi minuti del primo tempo sembra però il Real continuare a gestire il vantaggio dei gol segnati all’andata, con la stessa squadra di Madrid che riesce a procurarsi azioni da rete più facilmente di quanto non facciano gli avversari, che invece sono sempre chiamati alla rimonta di due reti di svantaggio. Il Liverpool non sembra riuscire a rendersi pericoloso con un Real così, tanto che Klopp sarà presto costretto ad effettuare almeno una sostituzione. I primi cambi arrivano al 60′, con Thiago Alcantaraa e Diogo Jota che prendono il posto di Kabak e Milner, per dare maggiore smalto alla manovra offensiva dei Reds, arretrando in difesa Fabinho. Firmino si colloca così al centro della trequarti, mentre Salah si posiziona come centravanti, con le posizioni che si possono anche invertire. Il Liverpool prova a portare palla, ma dalle parti di Courtois arrivano sempre puntuali le marcature degli uomini di Zidane, piazzati quasi tutti dietro la linea del pallone, ad eccezione di Vinicius e Benzema. L’attenzione difensiva degli spagnoli è molto alta, tanto che sembrano aver trovato perfettamente misure e contromisure per limitare al massimo i pericoli creati dai Reds, con il portiere belga che praticamente continua a non correre rischi e il 3-1 dell’andata di fatto quasi in cassaforte. Con Diogo Jota e Thiago Alcantara il Liverpool sembra aver trovato soluzioni alternative, anche se gli inglesi non riescono comunque a superare il muro madridista, con una conclusione proprio del portoghese che si spegne sull’esterno della rete senza trovare lo specchio della porta. Con le sue accelerazioni in contropiede, anche con l’ingresso di Rodrygo, è però il Real a rendersi nuovamente pericoloso, prima con Asensio, poi con Benzema, anche se gli attaccanti dei Blancos non riescono a impensierire Alisson con le loro conclusioni. A questo punto Klopp vuole tentare il tutto per tutto, inserendo anche Chamberlain e Shaqiri al posto degli spenti Mane e Firmino. I Galacticos continuano a difendere bene nonostante i cambi freschi di Klopp, con grande merito per la condizione atletica dei giocatori di Zidane e di come lo stesso allenatore abbia preparato tatticamente la gara, neutralizzando di fatto l’attacco del Liverpool nella gestione senza palla. Ancora una volta gran parte dei meriti di questa qualificazione vanno al tecnico francese, perché non si può dire che in questi 180 minuti abbia avuto tutti i suoi giocatori a disposizione. Anche nel finale gli inglesi proveranno a valorizzare il loro controllo del pallone, ma ogni azione risulterà negli ultimi quindici minuti troppo sterile per impensierire la difesa del Real, che in ogni occasione buona spazza via con lunghi rinvii senza vergogna, difendendo ormai sulla stanchezza il vantaggio accumulato nella gara d’andata. Quattro minuti di recupero non basteranno a cambiare l’inerzia della gara, con il Real che al triplice fischio può congratularsi per la semifinale conquistata contro il Chelsea.
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Reti: –
Liverpool (4-3-3): Alisson, Robertson, Kabak (Diogo Jota 60′), Phillips, Alexander-Arnold, Milner (Thiago Alcantara 60′), Fabinho, Wijnaldum, Mane (Chamberlain 82′), Firmino (Shaqiri 82′), Salah.
Allenatore: Jurgen Klopp
Real Madrid (4-3-3): Courtois, Mendy, Nacho, Militao, Valverde, Kroos (Odriozola 72′), Casemiro, Modric, Vinicius (Rodrygo 72′), Asensio (Isco 82′), Benzema.
Allenatore: Zinedine Zidane
Arbitro: Bjorn Kuipers
Ammoniti: Robertson, Casemiro, Phillips
Espulsi: –
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