Monito ai medici da parte dell’AIFA sul controverso vaccino AstraZeneca: “Vigilate sui sintomi”. Intanto Figliulo assicura: “Entro giugno 45 milioni di dosi di vaccini”
Gli operatori sanitari “devono vigilare sui segni e sui sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia e informare di conseguenza i vaccinati”: è l’avvertimento contenuto nella “Nota Informativa Importante” dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, sul vaccino anti-Covid “Vaxzevria” di AstraZeneca che aggiorna la valutazione del predetto vaccino. Una relazione causale tra la vaccinazione con Vaxzevria e l’insorgenza di trombosi in combinazione con trombocitopenia è “plausibile”, scrive l’AIFA. La segnalazione di reazioni avverse consente un più efficace monitoraggio del rapporto beneficio/rischio.
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Intanto le autorità sanitarie statunitensi hanno deciso di sospendere, “come misura precauzionale“, l’uso del vaccino Johnson&Johnson dopo il verificarsi di 6 casi di trombosi a due settimane dalla relativa somministrazione. In tutti e sei i casi si tratta di donne tra i 18 e i 48 anni. Una è morta e l’altra è ricoverata in gravi condizioni, come riportato dai media locali.
AstraZeneca, AIFA: “Medici, vigilate sui sintomi”. Figliuolo: “45 milioni di dosi di vaccini a giugno”
La sospensione della somministrazione del vaccino Johnson&Johnson negli Stati Uniti ha determinato a cascata lo stop anche nel nostro Paese, con le 184 mila dosi del suindicato siero ferme all’hub di Pratica di Mare. Tuttavia, con una nota il colosso farmaceutico statunitense ha precisato che il suddetto stop ha causato solo un ritardo nelle consegne: “Siamo a conoscenza degli estremamente rari problemi avuti da un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino. Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso di ritardare le consegne in Europa”.
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Ciononostante, “per giugno avremo 45 milioni di dosi“: è quanto ha garantito il Commissario all’Emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo che poi ha lanciato un’altra stoccata al Governatore della Campania Vincenzo De Luca che non vorrebbe rispettare le priorità nelle vaccinazioni indicate nell’ultima ordinanza della struttura Commissariale: “Sbaglia chi pensa di poter trascurare anziani e fragili. Anche io voglio riaprire l’Italia ma solo quando avrò messo al sicuro chi rischia la vita. A fine maggio potremo passare a vaccinare le categorie produttive per far ripartire il Paese” mentre sull’isole ha precisato che “si sta pianificando la vaccinazione ma anche qui prima chi ha più di 60 anni“.