Non si fermano le proteste dopo la morte di un afroamericano, Daunte Wright ventenne ucciso senza alcun motivo da una poliziotta che avrebbe scambiato il taser con una pistola, forse un errore che è stato fatale ancora una volta per un afroamericano.
Continuano per la seconda notte e senza sosta le proteste e i disordini a Minneapolis dopo la morte di Daunte Wright, dopo che il ventenne era morto a causa di alcuni colpi di arma da fuoco sparati, sembra per errore da una poliziotta che avrebbe scambiato la pistola per il taser di servizio, l’agente Kim Potter, una 48enne con esperienza del dipartimento di Brookyln Center. Il tutto è accaduto a soli 15 chilometri dal palazzo di Giustizia dove è in corso il processo a Derek Chauvin, il poliziotto che causò la morte di George Floyd tenendogli il ginocchio sul collo per 9 minuti fino al soffocamento.
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Per la seconda notte a Minneapolis, come testimoniato dalle immagini sembra immersa in un clima da guerra civile, i manifestanti nella notte hanno assalito il distretto di polizia di Brooklyn Center e la polizia agisce con il lancio di lacrimogeni e le pallottole di gomma. Ma continuano i saccheggi e gli scontri anche in altre parti della città e la polizia ha arrestato decine di persone. Per disperdere la folla le autorità hanno utilizzato oltre ai gas lacrimogeni anche granate stordenti, come riportano diversi media americani.
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Daunte Wright aveva appena vent’anni e quel giorno si stava recando, come riportano alcuni media a lavare l’auto che i genitori gli avevano regalato da poco. Daunte anche padre. L’accaduto si è consumato durante l’ora di pranzo, la polizia lo ferma per una inflazione e scopre anche che a suo carico c’è un mandato di arresto, nel tentativo di ammanettarlo la tragedia: Duante tenta di sfilarsi, la poliziotta come si vede nel video urla “taser, taser!” ma sbaglia e spara con la pistola di servizio, il colpo sarà fatale. Ora i manifestanti chiedono giustizia, e le strade sono piene così come accade dopo la morte di George Floyd.