Massimo Giletti mostra i documenti che sveleranno i fatti di “Concorsopoli”. Sarà il tema di punta della puntata di questa sera di “Non è l’Arena”, svela il conduttore. Cosa c’è dietro al concorso bandito dal Comune di Allumiere e finito al centro delle polemiche?
Ad occuparsi della vicenda sarà questa sera, domenica 11 aprile, Massimo Giletti nel suo programma “Non è l’Arena” in uno spazio in diretta previsto intorno alle 22.30 su La7. Tra i temi centrali del programma proprio il caso “Concorsopoli” alla Regione Lazio; in studio, insieme al sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, ci saranno il consigliere regionale di FdI Chiara Colosimo e il giornalista Luca Telese e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.
Massimo Giletti mostra i documenti su Instagram
“Tutti stanno cercando questi documenti”. Esordisce così il conduttore di “Non è L’Arena” Massimo Giletti in un video pubblicato sul profilo Instagram del programma.
Il conduttore infatti svela dei fatti accaduto durante il “concorso dei miracoli” ad Allumiere, una cittadina della provincia di Roma. Questo concorso ha dato del filo da torcere, infatti in questi giorni sta mettendo in crisi la Regione Lazio, portando alle dimissioni del presidente del Consiglio Mauro Buschini.
“Faranno molto parlare – ha annunciato mostrando i fogli – sono i documenti del “concorso dei miracoli”. Qui ci sono tutte le carte per capire cosa è davvero successo a questo concorso. Faremo nomi e cognomi e sveleremo le votazioni, che finora sono rimaste segrete”. Il conduttore ha anticipato così uno dei temi esplosivi della puntata che affronterà lo scandalo “Concorsopoli” che ha scosso tutto il Pd.
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Il sindaco di Allumiere si difende: “Tutto regolare. Il Comune vera parte lesa”
“Ma quale Concorsopoli, l’immagine di Allumiere esce distrutta per fatti che non esistono. Il Comune è la vera parte lesa di tutta questa storia”. Il sindaco Antonio Pasquini, accusato da più parti di essere finora rimasto in silenzio, rompe gli indugi e cerca di passare al contrattacco.
“Non ho nulla da nascondere – afferma Pasquini – e respingo l’idea che il comune di Allumiere debba essere danneggiato in questo modo per il fatto di essere l’unico comune del Lazio ad aver terminato un concorso pubblico in piena pandemia. Questo che doveva essere un punto di merito è diventato un fardello: alla nostra graduatoria oltre alla Regione hanno attinto e stanno tuttora attingendo i comuni di tutto il Lazio e abbiamo avuto una richiesta addirittura da Alberobello”, afferma il sindaco.
“Le procedure sono state talmente corrette che non c’è stato un solo ricorso, come invece di solito avviene in questi casi – poi prosegue Pasquini – Che ora, a distanza di 9 mesi dalle preselezioni, ci sia chi dica di sentirsi danneggiato, mi chiedo: perché non ha impugnato subito gli atti e la graduatoria?”.
Pasquini si dice sereno in merito ai fatti accaduti dichiarando: “Ben venga che si faccia ulteriore chiarezza, nelle sedi deputate, così verrà stabilito una volta per tutte che è stato fatto tutto in regola e secondo legge”.
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Il caso Concorsopoli e le dimissioni del Presidente del Consiglio regionale
Due settimane fa però si dimette il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini e la decisione sarebbe maturata nel corso di una riunione alla quale hanno preso parte alcuni esponenti del Pd laziale, proprio a causa degli sviluppi della vicenda Concorsopoli.
Il caso è nato perché tra gli idonei che stati chiamati dalla Regione Lazio figurano alcuni membri dello staff della presidenza e dei consiglieri regionali. Una vicenda che avrebbe creato tensioni e malumori.
La modalità di queste assunzioni, seppur formalmente legali e legittime, è subito diventata un caso politico, portanto alle dimissioni di Buschini.