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Juventus-Genoa 3-1, i bianconeri vincono con grinta: Tabellino e Highlights

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Lorenzo Nicolao

Subito in avanti con Kulusevski e Morata, Mckennie la chiude dopo la rete di Scamacca nella ripresa

Juventus-Genoa: Tabellino e Highlights

Juventus-Genoa 3-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Juventus-Genoa: Tabellino e Highlights – A Torino la Juventus prova a dare seguito al successo di mercoledì contro il Napoli nel recupero della gara di Serie A rinviata per Covid-19 per provare a conquistare e consolidare il piazzamento per la Champions League della prossima stagione. L’avversaria è il Genoa di Davide Ballardini, che già in Coppa Italia aveva messo in difficoltà i bianconeri. La Vecchia Signora deve quindi rispondere ai successi di Milan e Inter negli anticipi. L’atteggiamento della squadra di Andrea Pirlo sembra però quello dei momenti migliori, perché già al 5′ Cuadrado riesce abilmente a smarcarsi nell’area degli ospiti e a servire un ben appostato Kulusevski piazza il pallone sotto l’incrocio dei pali lontano alle spalle del portiere Perin. Lo 0-0 dura così appena cinque minuti, con il Genoa che prova subito a reagire, ma cozzando sull’attenta difesa della Juventus. I bianconeri fanno comunque gioco e mantengono il baricentro alto, per quanto il Grifone stia cercando non rassegnarsi all’inerzia della partita, già nei primi minuti di gioco. Con la coppia De Ligt-Chiellini i campioni della Serie A in carica sanno coprire bene ogni spazio, impedendo a Pandev e Scamacca di rendersi pericolosi e di partecipare all’azione della formazione genovese. Sono Biraschi e un calcio di punizione dello stesso Scamacca ad avvicinare i rossoblù al pareggio, ma il pallone finisce alto. In contropiede la Juve riesce invece a raddoppiare, sfruttando un’ottima ripartenza in velocità di Chiesa. Perin para e Ronaldo manda sul palo la ribattuta, anche se poi è Morata a non sbagliare, piazzando il pallone in rete a porta vuota. Lo svantaggio è ora pesante per la formazione di Ballardini, che deve reagire quanto prima, nonostante l’atteggiamento aggressivo dei bianconeri in ogni zona del campo. De Ligt riesce agevolmente a neutralizzare i tentativi dei giocatori offensivi del Genoa, in particolare di un molto propositivo Zappacosta che non molla e riesce invece a coprire bene la fascia sinistra, sorprendendo alle spalle lo stesso Cuadrado, che comunque è un velocista. Sul 2-0 la Juventus riesce a giocare da squadra, a differenza di tante altre circostanze quest’anno. Ronaldo è forse il più in ombra degli uomini di Pirlo, mentre i suoi compagni recuperano palloni a metà campo e fanno ripartire bene e coralmente l’azione. In queste condizioni il Genoa riesce a controbattere ben poco, ma è anche vero che i ragazzi di Ballardini non sempre sono lucidi nelle ripartenze. A centrocampo si sente l’assenza di un giocatore della tecnica di Strootman, squalificato in questa partita, ma è Scamacca alla fine del primo tempo ad avere sul piede destro un’occasione d’oro per il pareggio. Provvidenziale Szczesny nel chiudere benissimo lo specchio della porta, abbandonando definitivamente il ruolo di spettatore non pagante. Senza recupero le squadre tornano così negli spogliatoi sul risultato di 2-0 per la Juve, con il Genoa costretto a fare il massimo sforzo per rimettere la partita sui binari giusti, probabilmente anche con qualche sostituzione operata dallo stesso Ballardini.

Ripresa

Per il secondo tempo Pirlo decide di sostituire l’ammonito Cuadrado con Alex Sandro, mente Ballardini sceglie addirittura di effettuare due sostituzioni, inserendo sia Pjaca in attacco al posto di Behrami, sia Ghiglione al posto di Biraschi. Gli effetti positivi per i rossoblù si vedono dopo appena tre minuti perché è Scamacca a riaprire i giochi con un’ottima conclusione, diversamente da quanto era avvenuto nel primo tempo con la parata di Szczesny. Da questo momento in poi la partita sembra aver cambiato completamente volto, con l’approccio del Grifone ben più aggressivo e la Juventus che sembra aver smarrito le certezze che sembrava aver acquisito nel primo tempo. Il primo lampo bianconero nella ripresa è di Ronaldo, nonostante le resistenza della difesa del club genovese, ma il tiro del portoghese termina di poco a lato alla sinistra di Perin, scivolando sul fondo nonostante l’effetto a giro interno dato dal piede destro del campione. Al quarto d’ora della ripresa in contropiede è Chiesa a dover sfruttare la superiorità numerica della Juventus, ma tra la possibilità di servire Ronaldo a sinistra e Morata a destra, il pallone finisce lento nel mezzo dell’area genoana ed è facile preda del portiere Perin. Un errore grave per uno dell’ex calibro come il talento ex viola. I rossoblù provano ad attaccare mantenendo il baricentro alto, ma questa scelta costringe i liguri a ripiegare spesso in velocità per difendersi dalle ripartenze dei bianconeri. Gli uomini di Pirlo non le sfruttano quasi mai come dovrebbero, perciò Pirlo sostituisce Morata e Kulusevski al 68′ per far spazio a Dybala e McKennie. Togliendo Scamacca, Ballardini prova a non lasciare punti di riferimento alla difesa bianconera, ma la sua scelta tattica non viene ripagata nell’immediato. I padroni di casa trovano infatti un altro gol con il centrocampista americano appena entrato, che ricevendo il pallone da posizione regolare, riesce a portarsi dentro l’area di rigore senza incontrare particolare resistenza e spiazza Perin con un tiro preciso e ben angolato al 70′. Il 3-1 è un risultato davvero pesante per gli ospiti, anche se il Genoa non riesce nella ripresa a creare occasioni utili per accorciare nuovamente dopo i quindici metri dalla porta dell’estremo difensore polacco. Dal 75′ in poi la Juventus sembra sempre più in controllo del match, con Ronaldo che cerca disperatamente di entrare a far parte del registro dei marcatori, ma senza la giusta fortuna. I rossoblù rimpiangono sempre di più le due occasioni avute in precedenza con Pjaca, prima che McKennie segnasse il terzo gol bianconero, anche perché il secondo tempo, rispetto al primo a senso unico, era stato molto più equilibrato. Con una ribattuta da fuori a porta della Juve sguarnita ci prova anche Ghiglione, nel tentativo di rubare qualche tempo di gioco e segnare il 3-2, ma la sua conclusione si spegne sul fondo senza impensierire troppo Szczesny.  All’88’ è invece molto bravo Perin nell’accorciare in uscita neutralizzando l’inserimento di Alex Sandro, che era stato favorito da un ottimo passaggio filtrante di Dybala. Per il portiere del Grifone è praticamente il quarto intervento decisivo della partita, che impedisce al passivo per la sua squadra di essere ben più pesante. La Juventus chiude senza rischi una partita che vince comunque con merito, dando seguito alla buona prestazione vista contro il Napoli nel recupero infrasettimanale e in attesa delle partite di Atalanta e Roma. Per la Juventus un cambiamento positivo soprattutto nell’atteggiamento, diversamente da quanto si era visto nelle ultime partite giocate, anche in campionato.

 

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Juventus-Genoa: Tabellino e Highlights

Reti: Kulusevski 5′, Morata 22′, Scamacca 49′, McKennie 70′

Juventus (4-4-2): Szczesny, Danilo, Chiellini, De Ligt, Cuadrado (Alex Sandro 46′), Kulusevski (McKennie 68′), Rabiot (Ramsey 84′), Bentancur, Chiesa (Arthur 74′), Ronaldo, Morata (Dybala 68′).
Allenatore: Andrea Pirlo

Genoa (3-5-2): Perin, Criscito, Radovanovic, Masiello, Zappacosta, Rovella (Zajc 63′), Badelj, Behrami (Pjaca 46′), Biraschi (Ghiglione 46′), Pandev (Shomurodov 63′), Scamacca (Melegoni 69′).
Allenatore: Davide Ballardini

Arbitro: Marco Di Bello

Ammoniti: Cuadrado, Kulusevski, Behrami, Rovella, Criscito, Alex Sandro

Espulsi: –

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