Inter-Cagliari: Tabellino e Highlights – A San Siro l’Inter di Antonio Conte cerca la dodicesima vittoria consecutiva in casa contro il Cagliari di Leonardo Semplici. I sardi sono alla disperata ricerca di punti in ottica salvezza, per via di una classifica tutt’altro che positiva per i rossoblù, mentre i nerazzurri sono determinati a vincere per poter consolidare la vetta della classifica dopo il successo esterno del Milan contro il Parma di Roberto d’Aversa al Tardini. Nella formazione ci Conte alcuni titolari inaspettati, come Darmian al posto di Hakimi, Sensi per lo squalificato Barella e Sanchez in avanti accanto a Lukaku al posto dell’argentino Lautaro Martinez. Il Cagliari risponde con la coppia offensiva Joao Pedro e Pavoletti, attaccanti di un modulo praticamente speculare a quello dei padroni di casa, affidandosi a due giocatori d’esperienza, ex nerazzurri, come Godin in difesa e Nainggolan a centrocampo. In porta per i sardi Vicario al posto del titolare Cragno, ancora alle prese con il Covid-19 dopo la spedizione della Nazionale nell’ultima pausa del campionato. Nei primi dieci minuti è buona la prova degli ospiti, che riescono a prendere più volte l’iniziativa, relegando Lukaku e compagni nella propria metà campo. L’Inter non corre comunque rischi, perché i rossoblù non riescono però ad arrivare al tiro nonostante la disinvoltura di tutti gli uomini di Semplici, che non hanno paura di prendere l’iniziativa contro la squadra capolista della serie A. La prima occasione da gol della partita è però per i nerazzurri con Eriksen. Il danese è molto bravo a gestire la sponda di Lukaku con un tiro sotto l’incrocio dei pali, ma che viene respinto con la punta delle dita da un ottimo intervento del portiere Vicario. L’Inter dimostra subito di essere in ottima condizione atletica, favorita ancora una volta dalla possibilità di allenarsi durante la settimana senza dover pensare agli impegni europei. Al 17′ è Sanchez a segnare ma, senza che occorra un intervento del Var, l’assistente dell’arbitro Pairetto alza la bandierina per la posizione di fuorigioco del cileno. Ottimo ancora una volta l’appoggio dell’attaccante belga al suo compagno di reparto. Fra i giocatori più pericolosi per Conte c’è comunque Darmian, che da esterno riesce spesso a inserirsi sorprendendo alle spalle la difesa avversaria, una soluzione che l’allenatore ha messo in atto sia ai tempi della Juventus, sia a quelli del Chelsea e della Nazionale. Pavoletti per il Cagliari riesce a fare quello che fa Lukaku nell’Inter, ma spesso Joao Pedro non riesce a fornirgli appoggio in profondità. Le opportunità per l’Inter sono però più numerose, nonostante la porta del Cagliari resti inviolata almeno fino al 40′, con lo stesso belga che al 38′ non riesce a colpire pienamente il pallone per indirizzarlo verso la porta. Vicario nel finale della prima frazione di gioco riesce invece con grande destrezza ad opporsi a un ottimo tiro di Darmian, che ancora una volta si era inserito con grande velocità alle spalle di Nandez. Dopo i primi 45 minuti le squadre rientrano così negli spogliatoi sul risultato di 0-0, giustamente rispetto a quanto visto in campo, con un Cagliari propositivo ma un’Inter capace di far pesare i propri valori.
All’inizio della seconda frazione di gioco non ci sono avvicendamenti per nessuna delle due squadre, con il copione della partita che sembra il medesimo del primo tempo. A un tiro insidioso di Sensi si deve opporre ancora una volta il portiere del Cagliari Vicario, che si disimpegna bene per quella che si rivela essere il terzo intervento decisivo dell’estremo difensore degli ospiti nei confronti dei tentativi della capolista di portarsi in vantaggio. Carboni, non senza fatica, riesce comunque a contenere Lukaku, sebbene la manovra avvolgente dell’Inter sia sempre pericolosa verso la porta sarda. I rossoblù rispondono però in contropiede con una conclusione di Pavoletti che provoca qualche preoccupazione per Handanovic, ma lo sloveno riesce a rispondere senza correre eccessivi rischi. Il Cagliari è vivo nonostante le differenze tecniche fa le due squadre siano evidenti. La partita rimane comunque molto corretta, con il primo ammonito della partita che è Brozovic solo al 52′. I ritmi sono blandi, anche se si viaggia per accelerazioni improvvise, come nel caso di Sanchez, che prova ad approfittarne con un guizzo nel tentativo di chiudere la triangolazione con Lukaku, anche se ancora una volta Carboni è attento a neutralizzare il tentativo dell’attacco nerazzurro. Di testa ci prova anche Skriniar, su un calcio piazzato battuto da Eriksen, ma lo slovacco non riesce a impattare il pallone, diversamente da Lukaku, che proprio di testa sfiora il gol, ma la conclusione termina sul fondo. Si avvicinerà al gol anche De Vrij spizzando la taversa di Vicario, ma senza mettere a segno l’1-0. Di fronte a questa Inter che produce occasioni da rete, ma non va in vantaggio, Conte decide allora di inserire Lautaro Martinez e Hakimi al posto di Sanchez e Young, sperando di dare maggiore concretezza nelle conclusioni al suo attacco. Semplici risponde inserendo Asamoah al posto di Duncan per poter meglio contrastare Hakimi a destra, un giocatore che gioca in fascia ma che spesso si accentra. Al 75′ è però la capolista a rischiare, con Nainggolan e Pavoletti che provano a superare la difesa nerazzurra con un paio di conclusioni molto pericolose, ma che vengono respinte, non senza fatica, dai difensori dell’Inter, con Brozovic che di schiena praticamente si immola deviando la ribattuta. La prestazione del Cagliari per quello che sta facendo la squadra di Semplici non rispecchia fedelmente la sua classifica, tant’è che fino a questo momento il pareggio sembra il risultato più giusto, con i ritmi che gradualmente si stanno alzando nella speranza di entrambe le squadre di sbloccare il risultato. Come prevedibile è però l’Inter a portarsi in vantaggio, con Hakimi che serve Darmian da una parte all’altra del campo con un cross rasoterra molto preciso sul quale il nerazzurro colpendo di piatto riesce senza problemi a inquadrare la porta e a superare Vicario. Al 77′ l’Inter va così in vantaggio ed è pronta a serrare le fila per i dieci minuti di gioco rimasti. Conte inserisce D’Ambrosio al posto dell’autore del gol dopo aver dato spazio anche a Vecino e Gagliardini, mentre Semplici toglie un difensore, Rugani, per favorire l’ingresso di Simeone, un’altra punta. Il Cagliari si lancia così in avanti, continuando ad attaccare come aveva fatto fino a quel momento. Simeone non riesce a impattare di testa una sponda molto ben indirizzata di Joao Pedro, mentre i sardi decidono di stazionare nella metà campo nerazzurra nel tentativo di acciuffare il pareggio nel finale. Pavoletti con una conclusione ravvicinata sfiora l’1-1, ma è Handanovic a disimpegnarsi con un autentico miracolo da pochi passi. Motore e anima dei rossoblù è comunque Nainggolan, che riesce a imbastire la manovra sarda con continue giocate preziose, anche di prima. Veemente la reazione del Cagliari dopo lo svantaggio subito, anche se la difesa nerazzurra riesce a resistere. La tenuta della retroguardia della capolista riesce così a mantenere la propria porta inviolata, strappando un’altra vittoria sofferta, ma preziosissima in ottica scudetto.
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Reti: Darmian 77′
Inter (3-5-2): Handanovic, Bastoni, De Vrij, Skriniar, Young (Hakimi 70′), Eriksen (Gagliardini 81′), Brozovic, Sensi (Vecino 81′), Darmian (D’Ambrosio 84′), Sanchez (Lautaro Martinez 70′), Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte
Cagliari (3-5-2): Vicario, Carboni, Godin, Rugani (Simeone 85′), Nandez (Pereiro 91′), Duncan (Asamoah 72′), Nainggolan, Marin, Zappa, Joao Pedro, Pavoletti (Cerri 91′).
Allenatore: Leonardo Semplici
Arbitro: Luca Pairetto
Ammoniti: Brozovic, Nainggolan
Espulsi: –
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