Parma-Milan: Tabellino e Highlights – Il Milan fa visita al Parma allo Stadio Tardini per consolidare il secondo posto valido per un piazzamento nella prossima Champions League e per continuare a inseguire l’Inter capolista. Le pretendenti per l’Europa sono tante, con Juventus e Atalanta molto vicine in classifica. La squadra di Pioli ha così bisogno di una grande prova, che permetta ai rossoneri di scacciare i pericoli di un sorpasso. I gialloblù allenati da Roberto D’Aversa sono invece in piena lotta per evitare la retrocessione, sebbene abbiano battuto in stagione anche squadre come la Roma di Paulo Fonseca. Giocatori come Gervinho devono ancora ritrovarsi, mente la difesa continua a non essere impeccabile per la formazione impeccabile. Per conto, Pioli ritrova Rebic titolare e Mandzukic in panchina, con Ibrahimovic che ancora una volta tornerà a guidare l’attacco rossonero. Nell’anticipo del sabato pomeriggio la differenza tra le due squadre emerge subito, perché il Diavolo è bravo a far valere i suoi valori tecnici alzando il baricentro sin da subito e trovando il gol proprio con l’asse Ibrahimovic-Rebic. Lo svedese è praticamente un regista avanzato che apre senza difficoltà il gioco facendo abilmente sponda tra le maglie dei difensori emiliani. Ricevendo palla dal limite dell’area di rigore, l’attaccante croato non ci pensa due volte e calcia forte sotto l’incrocio dei pali. Una conclusione sulla quale Sepe non può opporsi e che porta il Milan in vantaggio già all’ottavo minuto di gioco di una gara che, almeno nelle prime fasi, sembra essere a senso unico. Prima della fine della prima frazione di gioco, il Parma ha già tre difensori ammoniti su quattro, mentre il Milan continua a macinare gioco in avanti senza correre invece rischi nella propria metà campo. Qualche tentativo di Pellè, ma Gervinho e Man praticamente impalpabili. Dopo diverse triangolazioni senza successo da parte di Kessie e Ibrahimovic, è l’ivoriano a raddoppiare all’ennesima occasione, riuscendo a calciare da buona posizione per un tiratore dal piede sensibile come lui. Il Parma sembra impotente, tanto che l’arbitro Maresca manda entrambe le squadre negli spogliatoi senza assegnare neanche un minuto di recupero. Nel secondo tempo è possibile che D’Aversa possa optare per qualche cambio, altrimenti sarà comunque necessario un netto cambio di passo rispetto a quanto si è visto nella prima metà di gara.
Per il secondo tempo il tecnico dei gialloblù inserisce subito dopo l’intervallo Cornelius al posto di uno spento e deludente Gervinho, nella speranza di dare maggior peso all’attacco dei suoi. Gli emiliani sembrano reagire, ma già nei primi quattro minuti della ripresa il Milan riesce a disimpegnarsi bene anche nei momenti di difficoltà grazie a un ottimo Donnarumma, che con un doppio intervento riesce a neutralizzare un paio di conclusioni da parte delle punte di D’Aversa. Kucka ribatte dal limite dell’area di rigore in semirovesciata, ma il pallone finisce sul fondo. Il Milan continua a sembrare abbastanza in controllo, almeno fino al quarto d’ora della seconda frazione di gioco, momento in cui Ibrahimovic, dopo un contrasto con il centrocampista degli emiliani Kucka, si lamenta e polemizza con l’arbitro Maresca, fino a quando l’arbitro non sente probabilmente una parola di troppo. Rosso diretto per lo svedese e Milan in dieci, che è ora costretto a giocare con il 4-4-1. I rossoneri provano a non abbassare il baricentro, spingendo soprattutto con Theo Hernandez, ma sul contropiede dei padroni di casa Donnarumma non esce e Pellè riesce a fare bene sponda dal secondo palo per Gagliolo. Un ottimo tempismo che trasforma la ribattuta in porta del difensore gialloblù nell’1-2. La partita sembra quindi riaprirsi proprio per via della superiorità numerica della squadra di D’Aversa e delle improvvise incertezze provate dagli ospiti. Una partita che sembrava in tasca ora non lo è più, come capita spesso nel calcio. Una fiducia ritrovata che ora incoraggia il Parma a crederci. Negli ultimi venti minuti di gioco saranno così gli emiliani a spingere con maggiore convinzione, mentre il Milan ha bisogno di ragionare e di addormentare il ritmo, possibilmente provando a colpire in contropiede, anche se in inferiorità numerica. Sono diverse in particolare le azioni da palla inattiva per i padroni di casa, con Pioli che sceglie di gestire il brutto momento dei suoi con un doppio cambio, sostituendo Bennacer e Saelemaekers con Meite e Dalot, nel tentativo di dare un maggiore equilibrio alla sua formazione. Il possesso palla nel finale è tutto per gli emiliani, anche se i padroni di casa rimangono imprecisi sottoporta. Corenlius ha possibilità di mettere a segno il pareggio, ma pur calciando da buona posizione il danese spedisce fuori un pallone prezioso. Nel frattempo Pioli continua a cambiare, perché vede i suoi troppo remissivi di fronte al ritorno degli avversari. Il tecnico rossonero inserisce a dieci minuti dalla fine Gabbia e Krunic al posto di Kalulu e Calhanoglu. Il Milan però continua a soffrire perché con un intervento in ritardo anche Hernandez viene sanzionato con un cartellino giallo. Donnarumma nel frattempo continua a giocare bene, al suo meglio, però dal momento del gol in poi ha accusato un problema al polso che comunque appare dolorante, sulla base delle smorfie del portiere. Il contrasto con Gagliolo era comunque regolare, perché il difensore del Parma era riuscito a toccare in anticipo il pallone dell’1-2. Nel finale i gialloblù sembrano però essere stanchi e perdere continuità in fase offensiva, forse proprio nel momento nel quale occorre lo sforzo maggiore per provare a pareggiare. Pioli sostituisce Rebic per far spazio a Leao, mentre Traore nel Parma prende il posto di Conti a soli cinque minuti dalla fine. Nel recupero sarà la squadra di D’Aversa a prendere maggiormente l’iniziativa, ma la difesa rossonera non corre più grandi rischi, con la manovra offensiva del Parma che è troppo lenta e prevedibile per la retroguardia di Pioli ormai schierata per difendere il vantaggio di un solo gol. Cinque minuti così non bastano agli emiliani, che sono costretti ad accettare un’altra sconfitta. Il Milan dimostra invece di saper soffrire per conquistare i tre punti, anche se l’espulsione di Ibrahimovic ha reso più difficile una partita che poteva preservare molti meno rischi per la seconda in classifica contro un’avversaria ampiamente alla portata. La partita si risolverà definitivamente solo allo scadere con la rete di Leao, favorito da un contropiede nel quale un giocatore come lui non poteva sbagliare.
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Reti: Rebic 8′, Kessie 44′, Gagliolo 66′, Leao 94′
Parma (4-3-3): Sepe, Pezzella (Busi 74′), Gagliolo, Bani, Conti (Traore 85′), Kurtic, Hernani (Grassi 61′), Kucka, Gervinho (Cornelius 46′), Man, Pellè.
Allenatore: Roberto D’Aversa
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Hernandez, Tomori, Kjaer, Kalulu (Gabbia 78′), Bennacer (Meite 72′), Kessie, Rebic (Leao 85′), Calhanoglu (Krunic 77′), Saelemaekers (Dalot 72′), Ibrahimovic.
Allenatore: Stefano Pioli
Arbitro: Fabio Maresca
Ammoniti: Bani, Calhanoglu, Gagliolo, Pezzella, Kucka, Hernandez, Kessie, Meite
Espulsi: Ibrahimovic
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