Il tema legato al vaccino anti-Covid per i docenti è al centro delle discussioni dei maggiori sindacati della scuola, che hanno ottenuto dal Ministero dell’Istruzione un confronto sulla programmazione e gestione del piano delle inoculazioni.
A partire da lunedì 12 aprile milioni di studenti italiani torneranno alla didattica in presenza. Nella stessa giornata le principali organizzazioni sindacali, Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams si incontreranno in modalità telematica con un medico designato della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19. Il confronto è stato accolto dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, Luigi Fiorentino, per chiarire la situazione relativa alla gestione del piano di vaccinazione del personale scolastico.
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Vaccino ai docenti, i sindacati chiedono delucidazioni sulla programmazione
Le maggiori organizzazioni sindacali della scuola hanno richiesto l’incontro con un tecnico della campagna di vaccinazione evidenziando l’urgenza di fornire precise e dettagliate informazioni sulle modalità con cui proseguiranno le somministrazioni. Il confronto si è reso necessario in seguito alla rimodulazione del piano vaccinale di AstraZeneca, il cui siero è adesso raccomandato agli over 60.
“I possibili effetti collaterali – hanno reso noto i sindacati in una nota congiunta – hanno ingenerato uno stato di preoccupazione e disorientamento tra il personale scolastico, sia per chi ancora attende la prima dose, sia per chi dovrà ricevere quella di richiamo”. Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, si è detta soddisfatta per la tempestività della convocazione, richiesta con carattere d’urgenza.
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“È necessario che il personale scolastico abbia tutte le informazioni in merito alla campagna vaccinale e alle fasi di richiamo per coloro ai quali è stata inoculata la prima dose”, ha evidenziato Gissi. L’obiettivo dei sindacati è che alla fine si arrivi a un’indicazione nazionale “con una specifica individuazione del personale scolastico, a partire da tutti i docenti che lavorano a stretto contatto con bambini e adolescenti, in vista di ulteriori dosi e tipologie di vaccini”.