Secondo il report del generale Figliuolo, ad oggi su 12 milioni di dosi somministrate circa 2 milioni sono sotto la voce “altro”: molte di esse sono state destinate ai furbetti del vaccino. La Commissione Antimafia ha aperto un’istruttoria.
Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi di ieri, giovedì 8 aprile, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso con fermezza nei confronti di chi non aspetta il proprio turno per la somministrazione del vaccino anti-Covid. “Con che coscienza un giovane salta la lista e si fa vaccinare, sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte le persone over 75 e le persone fragili?”, si è chiesto il premier rispondendo alla domanda di un giornalista.
La vicenda è in primo piano perché in Italia, su circa 12 milioni di dosi somministrate fino ad oggi, circa 2 milioni e 300mila sono state destinate a persone che nel report del commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, sono sotto la voce “altro”. Un numero preoccupante, se si pensa che prima di riuscire a vaccinare tutti gli over 80 e le persone fragili, che sono le categorie prioritarie, dovranno passare ancora diverse settimane.
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Tra le oltre 2 milioni di persone indicate nel rapporto, sicuramente non tutte possono essere tra i furbetti del vaccino: per esempio nella categoria “altro” risultano al momento anche gli over 70 e le categorie di cittadini con gravi patologie, che hanno ricevuto la dose legittimamente. Ma lo stesso non si può dire per magistrati, avvocati, commercialisti, giornalisti, psicologi, sacerdoti, parenti e amici di amici che sono riusciti a farsi vaccinare.
Le uniche categorie oltre a quelle prioritarie a cui è permessa ad oggi la vaccinazione sono il personale sanitario e scolastico, e le forze dell’ordine. Sono già diverse le inchieste aperte in tutta Italia sui furbetti del vaccino, ma i numeri non tornano soprattutto in alcune Regioni, facendo pensare a un alto numero di somministrazioni abusive: la più alta percentuale di coloro che ricadono nella categoria “altro” si trova in Sicilia, Campania e Calabria.
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Anche la Commissione antimafia, come comunicato dal presidente Nicola Morra, ha aperto un’istruttoria per vederci chiaro sui dati anomali. “La sovrapposizione iniziale di criteri per le vaccinazioni – ha detto in una diretta su Facebook – ha generato caos sulla scelta delle priorità e, come diceva Falcone, dove gli amministratori sono inadeguati, là governa la mafia”. Secondo Morra “se qualcuno, senza coscienza, fa il furbo, è perché il sistema glielo ha consentito”.
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