A pochi giorni dal rogo che ha devastato la Valentino Shoes in provincia di Arezzo, ieri a subire un incendio è stata la Lem Industries, il gruppo europeo più grande per accessori di lusso.
L’incendio all’edificio in cui si lavorano le manifatture tutte italiane di scarpe targate Valentino, ha provocate danni per diversi milioni di euro. Oltre all’edificio, ai macchinari e agli impianti sono andate in fumo anche migliaia di scarpe – tra semilavorati e prodotto finito. Fortunatamente tra i 160 lavoratori impiegati nel sito nessuno era presente al momento del rogo.
Nello stesso luogo, a Levane in provincia di Arezzo, scoppia nuovamente un incendio. Stavolta a essere attaccata dalle fiamme è la Lem Industries, il gruppo europeo più grande per accessori di lusso, che sta proprio accanto alla fabbrica di scarpe che apparteneva al noto stilista.
Poco meno di una settimana fa l’azienda Lem Industries esprimeva parole di cordoglio su Instagram per uno dei building di Valentino andato in fumo proprio accanto al loro edificio.
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C’era stata paura anche per la Lem dove si utilizzano solventi e sostanze tossiche per la lavorazione dei metalli, si era temuto un disastro ecologico per fortuna scongiurato. Ma adesso torna la paura. Il fuoco ha aggredito lo stabilimento anche se non si è ancora in grado di stabilire quanto sia esteso l’incidente. Sul posto si sono arrivati i Vigili del Fuoco del distaccamento valdarnese.
L’incendio alla fabbrica Valentino Shoes
La forza lavoro di Valentino è composta da 160/170 addetti collocati subito in cassa integrazione ordinaria per tredici settimane però l’obiettivo è quello di rimettere subito in modo il personale del calzaturificio.
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L’azienda sta valutando varie ipotesi, da quella di prendere in affitto un altro capannone nel Valdarno aretino, in cui trasferire la produzione, a quella di utilizzare l’altro stabilimento toscano del gruppo a Montelupo Fiorentino, a circa 80 chilometri di distanza. La soluzione potrebbe essere anche un mix tra queste due ipotesi. “Ci stiamo adoperando per riprogrammare le attività produttive in modo da minimizzare l’impatto socio-economico – assicura Jacopo Venturini, ceo di Valentino, definendo lo stabilimento – un’eccellenza industriale”.