Olimpiadi di Tokyo, la Corea ha annunciato il suo rifiuto a partecipare: sfuma l’occasione per un ulteriore riconciliazione con il Sud
Come per le Olimpiadi invernali che si tennero in Corea del Sud nel 2018 si sperava che i prossimi Giochi Olimpici di Tokyo – rinviati lo scorso anno causa Covid – potessero essere ancora una volta un’occasione per distendere i rapporti tra le due Coree.
Il ministero dello spor nordcoreano ha fatto sapere che nella riunione che il Comitato Olimpionico locale ha tenuto lo scorso 25 marzo è stato deciso non parteciperà ai Giochi in Giappone per timore del rischio contagio.
Il paese si è dichiarato free Covid ma la comunità internazionale nutre dubi che nel paese con lo Stato fortemente autoritario il virus sia scomparso. La notizia della mancata partecipazione è stata riportata da Kcna, l’agenzia stampa ufficiale di Pyongyang.
Nel 2018 alle olimpiadi partecipò anche Kim Yo Jong, sorella del presidente nordcoreano Kim Jong Un. Le due Coree si riavvicinarono e fu così che avvenne anche con gli Stati Uniti di Donald Trump.
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Olimpiadi di Tokyo, rifiuto Corea del Nord causa Covid?
La Corea del Sud ha espresso amarezza per il no dei nordcoreani. Ma l’idea che i motivi reali non siano solo il timore contagi, c’è. Oppure che sia una delle causa che ha portato il paese a non lasciar partire i propri atleti.
Il Giappone non si è tirato indietro quando c’era da condannare la Corea del Nord per la violazione dei diritti dell’uomo. Alla base della decisione potrebbero quindi esserci cause politiche.
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Il paese nipponico tramite il portavoce del governo ha fatto sapere che sono allo studio gli ultimi dettagli per far il mondo che i Giochi si svolgano nel pieno rispetto delle regole e con il rischio minimo di contagio.