Covid, Rezza: “Vediamo la luce in fondo al tunnel”

Siamo nel pieno della terza ondata dell’epidemia di Covid ma, secondo Giovanni Rezza, incominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel

Giovanni Rezza

“Prima aumenta l’Rt, poi l’incidenza dei casi, poi l’occupazione di posti letto ospedalieri e infine, purtroppo, la crescita dei decessi. Siamo al giro di boa, ora il sistema sanitario sta soffrendo e sconta l’accumulo di casi delle scorse settimane. Ancora sacrifici ad aprile ma si vede la luce in fondo al tunnel: grazie ai vaccini ne usciremo”, ha assicurato Giovanni Rezza, Direttore Generale del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute, che sul controverso vaccino AstraZeneca ha puntualizzato che “gli inglesi hanno dimostrato che i benefici sono superiori ai rischi”.

Intanto, contagi in calo ma indice di positività che risale dal 5.9% di ieri al 7.1%. Questo, in estrema sintesi, il quadro epidemiologico che emerge dall’ultimo bollettino diramato dal Ministero del Salute. Nelle ultime 24 ore si registrano 18.025 nuovi casi di positività al Covid, contro i 21.261 dell’altor ieri, ma su 250.993 test molecolari ed antigenici eseguiti, più di 100 mila in meno rispetto al precedente monitoraggio, e 326 vittime a fronte delle 376 del giorno precedente; in leggero calo i ricoveri nelle terapie intensive, meno 11, e quelli nei reparti ordinari, meno 57 mentre sono 2.988.199 i guariti in totale (+13.511), 569.035 gli attualmente positivi (+4.180).

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Per i controlli in campo 70 mila tra uomini  e donne delle forze dell’ordine

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Dopo la Santa Pasqua, anche la Pasquetta, oggi, è blindata, visto che tutto lo Stivale è in zona rossa con le relative restrizioni alla mobilità; motivo per il quale  sono 70 mila gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, dei militari dell’operazione “Strade sicure” e della polizia locale che sono stati mobilitati nelle festività pasquali per la vigilanza anti-terrorismo e per quella sul rispetto delle norme anti-Covid secondo il piano straordinario predisposto dal Viminale che prevede un focus particolare per gli “obiettivi sensibili“(aeroporti, porti, luoghi di culto e stazioni) e per le aree a rischio assembramenti come parchi, spiagge e autostrade.

 

 

 

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