Rush finale per la parentesi Pasquale all’insegna delle restrizioni dettate dalla Covid-19, che si appresta a finire, così come la zona rossa generalizzata: da domani ritornano le zone rosse e le zone arancioni ma non la zona gialla, per la quale bisognerà attendere il 30 aprile. Nuove regole anche per i rientri dall’Ue.
Con la fine del weekend pasquale ritorna anche il sistema a fasce, solo rosse e arancioni, per la zona gialla il giudizio spetta al 30 aprile, fine della durata del seguente Dpcm. Ma quali saranno le regole a partire da martedì 6 aprile?
In generale rimangono più o meno invariate seguendo lo scorso Dpcm, subentrano alcune piccole differenze. In primis chiariamo che fino al 6 aprile chi rientrerà dai paesi dell’Ue dovrà fare una quarantena obbligatoria di 5 giorni e per uscire dovrà poi sottoporsi ad un tampone con ulteriore esito negativo. Cambia la regola dal 7 aprile: nel caso di un rientro basterà solo effettuare un tampone e attestare l’esito negativo. Per quanto riguarda invece Austria, Regno Unito e paesi extra Ue, fino al 30 aprile, per chi rientrerà da uno dei seguenti paesi sarà necessaria una quarantena di 14 giorni più alla fine di questi il risultato di un tampone negativo.
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Covid: le Regioni e le scuole
Da mercoledì alcuni studenti faranno ritorno tra i banchi, anche in zona rossa: i piccoli della “scuole dell’infanzia, primarie e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado”. Mentre le seconde e terze medie e le superiori proseguiranno in Dad.
Nelle zone arancioni invece ritornano in aula anche gli alunni di seconda e terza media. Per gli studenti delle scuole superiori sarà “garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento”.
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Fascia rossa per Calabria, Campania, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Toscana. Zona arancione invece per Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Basilicata, Umbria e Veneto. Bar e ristoranti resteranno chiusi anche in zona arancione.
Dal 7 aprile scatterà l’obbligo di vaccinazione per i medici, infermieri e farmacisti, avranno tempo fino al 31 dicembre 2021. Si rischierà il trasferimento in altri uffici e in alcuni casi la sospensione dello stipendio.