Mattia Fogarin è stato trovato nel fiume Bacchiglione a Padova dieci giorni dopo la scomparsa. Forse si è colpito da solo
È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Mattia Fogarin, il 21enne di Padova ritrovato giovedì mattina nelle acque del fiume Bacchiglione. Secondo l’esame si tratterebbe di suicidio. È stato trovato con un taglio alla gola e l’ipotesi più accreditata è che abbia provato prima a ferirsi e successivamente si sia lanciato nel fiume.
Il ragazzo era tornato a casa la sera di domenica 21 marzo e aveva detto ai genitori che aveva combinato qualcosa di irreparabile. Prima di andare via e di far perdere le proprie tracce aveva preso un coltello da cucina. Al momento non ci sono sospetti che qualcuno abbia aggredito in alcun modo il ragazzo.
Mattia aveva detto che se non avesse fatto qualcosa lo avrebbero cercato. Non si esclude dunque nessuna pista. Si continua a indagare per capire a cosa facesse riferimento il giovane e chi l’abbia avvicinato.
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Mattia Fogarin, le piste investigative
Tra le ipotesi c’è anche una delusione amorosa anche se considerando le parole pronunciate dal ragazzo ai genitori l’ultima volta che li ha visti, si pensa che possa trattarsi di qualcosa di più grave. La stessa ragazza, una sua amica, aveva fatto un appello a Mattia chiedendogli di tornare a casa.
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Saranno passati a setaccio le telefonate per scovare con chi ha avuto contatti il ragazzo. Probabilmente saranno visionate anche le immagini di videosorveglianza per capire come e quando il ragazzo si è lanciato nel fiume e se ha incontrato qualcuno nei giorni giorni duranti i quali ha fatto perdere le proprie tracce.