Bologna-Inter 0-1, basta Lukaku: Tabellino e Highlights

Segna il belga al 31′, poi i nerazzurri sono capaci di resistere all’assalto degli emiliani. Conte a +8

Bologna-Inter: Tabellino e Highlights

Bologna-Inter 0-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Bologna-Inter: Tabellino e Highlights – L’Inter di Antonio Conte ha un’altra ottima chance per allungare ulteriormente in classifica rispetto a tutte le rivali. I pareggi di Milan e Juventus, rispettivamente contro Sampdoria e Torino, permettono ai nerazzurri di guadagnare ulteriore terreno a dieci gare dalla fine in caso di vittoria sul Bologna di Sinisa Mihajlovic al Dall’Ara. Una partita che potrebbe essere meno facile del previsto e nella quale l’Inter ha tutto da perdere, ma nella quale i nerazzurri possono far bene sulla scia dell’entusiasmo. Da verificare solo la tenuta fisica della squadra dopo una settimana fatta di tre impegni con le rispettive nazionali, sebbene ci sia stato un copioso turnover. Conte si affida ai suoi uomini migliori nel classico 3-5-2, il tecnico serbo risponde con il suo tradizionale 4-2-3-1. Nei primi minuti la forza di volontà maggiore sembra essere però dalla parte degli emiliani, perché sono dei padroni di casa le principali azioni offensive, cercando la rete del vantaggio più di quanto non faccia la capolista. L’Inter è comunque brava a difendersi, per poi ripartire in contropiede, un approccio tattico che si è visto più volte nel corso della stagione da parte degli uomini di Conte. I rossoblù sembrano avere più gamba degli ospiti, anche se nei primi venti minuti di gioco non ci sono particolari conclusioni degne di nota verso la porta di una delle due squadre. Nel corso dei minuti i nerazzurri sapranno alzare il baricentro, pur senza impensierire una retroguardia bolognese molto concentrata, pronta a intercettare passaggi filtranti e ad anticipare i movimenti degli attaccanti avversari. Eriksen è tra i più propositivi, ma gli emiliani sono bravi a leggere le sue intenzioni, ripartendo velocemente in contropiede. Allo stesso modo Sansone e Skov Olsen cercano spesso l’uno contro uno, anche se i quinti di centrocampo, o proprio gli attaccanti di Conte, sanno sacrificarsi molto bene anche quando si tratta di arretrare e recuperare palloni. Quest’ultima caratteristica dell’Inter ha fatto la differenza in molte partite, anche se per il momento il risultato non sembra sbloccarsi, merito anche di un Bologna molto dinamico e coraggioso, capace di giocare quasi alla pari e certamente a viso aperto con la prima della classifica. Le conclusioni mancano, ma non manca l’agonismo in mezzo al campo. Per cambiare il parziale bastano però una mezz’ora e una sola conclusione, perché l’implacabile Lukaku segna alla prima occasione utile, ribattendo in porta un pallone respinto male da Ravaglia, dopo un colpo di testa del belga stesso. Ventesima rete in campionato per lui. Alla prima vera occasione la difesa emiliana ha così ceduto, con un’ammonizione, la prima della gara, ai danni Soumaoro per un intervento precedente. L’assist che ha favorito la rete del vantaggio è di Bastoni, che si riconferma essere un difensore abile anche con i piedi, per rifinire l’azione con dei passaggi di qualità, specchio della tecnica del giovane talento nerazzurro. Da questo momento la difesa emiliana andrà più volte in affanno, pur avendo giocato trenta minuti molto buoni, sorpresi solo sulla fascia dall’asse Young-Bastoni, proprio in occasione del gol, dal momento che avevano neutralizzato molto bene anche la freccia marocchina Hakimi. Dopo aver conseguito il vantaggio, l’Inter sembra più padrona del campo, capace di giostrare il pallone a suo piacimento, sviluppando con criterio e senza dover accelerare troppo i ritmi la propria trama di gioco. Nel frattempo il giapponese Tomiyasu è stato costretto a uscire a causa di un problema muscolare accusato a un polpaccio. Impossibile per lui continuare a giocare e ingresso in campo di De Silvestri. Proprio negli ultimi minuti della prima frazione di gioco, il Bologna torna a spingere, sfiorando il pareggio con una conclusione di Schouten finita di poco fuori, favorita dal colpo di tacco di Barrow. Ancora più grande l’opportunità per Soriano, che da buonissima posizione e lasciato piuttosto libero dalla difesa nerazzurra colta di sorpresa calcia malamente sul fondo, quando avrebbe potuto portare la sua squadra sull1-1 senza particolari difficoltà. Si rientra così negli spogliatoi con il risultato parziale che vede l’Inter in vantaggio di un gol. Nel secondo tempo gli emiliani avranno bisogno di una scossa, perché la gare sta gradualmente scivolando a favore della capolista, con il match che sembra ora essersi inserito sui binari migliori auspicati da Conte.

Ripresa

Tra il primo e il secondo tempo non ci sono particolari avvicendamenti tattici da parte delle due squadre. Nessuno dei due tecnici ha  deciso di cambiare qualcosa effettuando una o più sostituzioni. Nonostante i pochi cambiamenti, l’approccio del Bologna alla seconda frazione di gioco è però veemente, con subito due occasioni utili per i padroni di casa nel giro di un paio di minuti. L’Inter sorpresa riesce però a cavarsela, almeno all’inizio. Dal 50′ in poi è però l’Inter a proporsi nuovamente in avanti, con i rossoblù che devono ripiegare. In questo frangente Lautaro sfiora il raddoppio con un tiro a giro molto preciso, ma che sbatte sul palo dei padroni di casa, che per il momento si salvano per un soffio. Ammonito poi Ranocchia per un intervento falloso su Barrow. Il Bologna infatti non demorde, perché sia il gambiano, sia Sansone, continuano a cercare uno spiraglio tra le maglie difensive nerazzurre, nel tentativo di acciuffare un pareggio che per alcuni versi potrebbe essere anche meritato. I rossoblù sono bravi a giocare coralmente, anche se contro la capolista riuscire a impensierire Handanovic non è affatto facile. Al 61′ Conte inserisce Gagliardini al posto di Eriksen, evidentemente non soddisfatto della prestazione del centrocampista danese. In tanti casi la transizione per il contropiede svolta dal giocatore non è riuscita a innescare nel giusto modo le punte. Motivo per il quale il tecnico dell’Inter ha scelto di sostituirlo. Con una migliore gestione dei contropiedi contro un Bologna spesso sbilanciato in avanti, i nerazzurri avrebbero potuto di certo incrementare il vantaggio, al momento ancora fermo alla rete di Lukaku. I minuti però scorrono, almeno fino alla metà della seconda frazione di gioco, però, pur facendo una bellissima figura, gli emiliani non riescono a trovare il gol né a impensierire il portiere sloveno della capolista. I ritmi rimangono comunque alti, rendendo la partita piacevole. A una ventina di minuti dalla fine dal 90′, Mihajlovic decide allora di effettuare una doppia sostituzione, inserendo Svanberg e Vignato. Subito una chance per lo svedese, ma la conclusione al volo finisce alta sopra la testa di Handanovic. In alcune circostanze le azioni sono confuse, soprattutto per le traiettorie strane date alle palle alte dal vento, che soffia a tratti con forti raffiche. Conte inserisce Sanchez e Darmian per far rifiatare Young e Lautaro, ancora sconsolato per il palo, ma il cileno appare molto voglioso di dare un contributo importante alla partita. Dopo essersi guadagnato un calcio di punizione, l’attaccante nerazzurro prova a raddoppiare calciando direttamente lui, ma il pallone viene respinto dalla barriera rossoblù. Al secondo tentativo dal limite nell’arco di un paio di minuti, ci prova invece Lukaku, ma la palla a giro calciata con il mancino finisce sul fondo senza impensierire particolarmente Ravaglia. L’Inter continua  a manovrare in avanti, con Conte ora nei panni di una vero e proprio vigile urbano, concentrato a dirigere e dettare i movimenti dei propri giocatori. Per tentare il tutto per tutto a dieci minuti dalla fine della partita, Mihajlovic decide invece di fare spazio anche a Orsolini, al posto di Skov Olsen, mentre inserisce anche l’attaccante esterno Juwara al posto di Djiks, che invece è un difensore. Tanti ripetuti tentativi nel finale non saranno sufficienti al Bologna per superare Handanovic, con la difesa dell’Inter solida fino alla fine della gara. Uniche macchie del finale per i nerazzurri sono le ammonizioni rimediate da Brozovic e Bastoni nell’arco della stessa azione e senza particolare utilità, dal momento che entrambi erano diffidati. Salteranno quindi la prossima partita con il Cagliari. Nel finale di match non ci saranno particolari azioni da gol per il Bologna, soprattutto per la scarsa lucidità, anche se gli emiliani saranno in grado di concludere la partita in attacco. Vittoria di misura, ma meritata per l’Inter, se non altro per la consapevolezza di forza, il cinismo e la solidità difensiva dimostrata dalla squadra di Conte. Ora i nerazzurri sono a più otto sul Milan secondo con una partita ancora da recuperare.

 

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Bologna-Inter: Tabellino e Highlights

Reti: Lukaku 31′

Bologna (4-2-3-1): Ravaglia, Djiks, Danilo, Soumaoro, Tomiyasu (De Silvestri 34′), Dominguez (Svanberg 69′), Schouten, Sansone (Vignato 69′), Soriano, Skov Olsen, Barrow.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic

Inter (3-5-2): Handanovic, Bastoni, Ranocchia, Skriniar, Young (Darmian 71′), Eriksen (Gagliardini 61′), Brozovic, Barella (Vecino 92′), Hakimi, Lautaro Martinez (Sanchez 71′), Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte

Arbitro: Piero Giacomelli

Ammoniti: Soumaoro, Ranocchia, De Silvestri, Vignato, Juwara, Bastoni, Brozovic, Gagliardini

Espulsi: –

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