Yuja Wang, chi è la pianista cinese che odia essere definita sexy

Yuja Wang ha 31 anni, è una pianista di Pechino ed è figlia d’arte, i suoi genitori sono una ballerina e un musicista, è una star internazionale della musica classica.

Yuja Wang, chi è la pianista che odia esser definita una donna sexy (Getty Images)
Yuja Wang, chi è la pianista che odia esser definita una donna sexy (Getty Images)

In molti definiscono Yuja Wang un’artista sexy e selvaggia, la verità è che il suo è uno spirito ribelle e si definisce una donna libera di fare ciò che desidera.

L’artista ha 32 anni, è un pianista cinese che ha sempre fatto parlare di sé con il suo talento per la musica classica, alcune critiche maschiliste continuano a non accettare i suoi abiti attillati e i tacchi a spillo indossati nei concerti.

La donna ha sempre dichiarato di non voler accettare questo punto di vista, proprio perché quando suona desidera avere le braccia nude, per via dei suoi viaggi utilizza dei vestiti leggeri, i quali occupano poco spazio in valigia.

Inoltre l’artista si sofferma su una somiglianza tra la musica e la nudità, infatti non nasconde nulla quando si esibisce. Esprime la sua musica in maniera nuda e sensuale, mettendoci tutte le sue emozioni.

Il suo talento è nato quando aveva proprio 6 anni, sua madre aveva sempre desiderato che lei diventasse una ballerina, ma la pigrizia della piccola la spinse a sedersi sul pianoforte.

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Yuja Wang, l’artista molto discussa per i suoi abiti nei concerti

Sin da subito la piccola figlia d’arte imparò come suonare il pianoforte, nei suoi concerti ha reso omaggio a molti compositori preferiti, come: Chopin, l’amore innato che nutre per lui sin dai primi anni, Brahms, Schubert, Prokofiev, Stravinskij.

La pianista ha dichiarato che le piace rilassarsi ascoltando un po’ di Hip Hop, suonando il jazz, e ascoltando suo padre percussionista professionale. La donna ha scelto la musica classica, proprio perché il suo primo brano ascoltato è stato “Il lago dei cigni”.

La casa Rolex, dal 1976 ha sempre promosso i talenti sia nell’arte che nella musica, dai primi successi ha riconosciuto nella pianista delle straordinarie capacità.

Infatti dal 2009, proprio quando la donna aveva solo 22 anni, venne omaggiata e riconosciuta dalla celebre casa d’orologeria di Ginevra. La pianista ha speso qualche parola sul movimento “Time’s up”, il quale ha mosso il mondo del cinema.

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Non ha mai avuto dei problemi ad essere una donna nel mondo della musica classica, proprio perché gli unici pregiudizi subiti sono stati che gli asiatici non possono capire la musica classica.

La pianista si sente molto androgina, non vive in modo acceso i problemi di uguaglianza di genere, da oltre dieci anni cerca in tutti i modi di essere sempre la migliore.

Quando sei il numero uno, ha dichiarato, la gente ti ama e non le importa se se un uomo o una donna. Il movimento americano Me Too, alla lunga è risultato noioso agli occhi della pianista, questo deriva dal fatto che il mondo della musica classica tende a lasciare più libertà d’espressione.

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