Oggi, venerdì 2 aprile, ricorre l’anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo II: il pontefice polacco è entrato nel cuore di tutti i fedeli e ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa.
Il 2 aprile del 2005 moriva a Roma Karol Jozef Wojtyla, il 264esimo papa della Chiesa cattolica e il primo di origini straniere dopo oltre 400 anni. Nato a Wadowice, in Polonia, fu eletto il 16 ottobre 1978 e scelse il nome Giovanni Paolo II in ricordo del suo predecessore. Il suo è stato il terzo pontificato più lungo della storia, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a San Pietro. Nel 2011 è stato proclamato beato dal suo successore, Benedetto XVI, mentre nel 2014 è stato canonizzato da Papa Francesco.
Quando Wojtyla diventò papa aveva solo 58 anni e godeva di ottima salute. Era un uomo sportivo: amava il calcio, lo sci, il nuoto e anche il canottaggio. Per questo viene ricordato anche come “l’atleta di Dio”. Col passare degli anni tuttavia non mancarono i problemi di salute: negli anni Novanta gli fu rimosso un tumore benigno al colon, si slogò una spalla, si ruppe un femore e soffrì di appendicite acuta.
Con l’avanzare dell’età soffrì anche di problemi osteoarticolari e si ammalò del morbo di Parkinson: i sintomi, dal lieve tremore della mano sinistra, progredirono sempre più rendendo difficoltosi i movimenti e la pronuncia delle parole. A partire dai primi anni 2000 Papa Giovanni Paolo II fu costretto a utilizzare la sedia a rotelle. Nonostante i problemi di salute, restò comunque sempre determinato a mantenere il ruolo “assegnatogli da Dio” fino alla morte.
Ti potrebbe interessare anche -> Papa Francesco in Iraq: l’incontro storico con Al-Sistani
Karol Wojtyla aveva già rischiato di morire nei primi anni del suo pontificato. Il 13 maggio 1981 subì un grave attentato alla vita, rimasto impresso nell’immaginario di tutti i fedeli, da parte del killer turco Mehmet Ali Ağca. Mentre il Papa sfilava a Piazza San Pietro per un’udienza generale, l’attentatore sparò tre colpi di pistola che lo colpirono all’addome, sfiorando anche il cuore.
Wojtyla fu immediatamente soccorso e sottoposto a un delicato intervento in ospedale della durata di quasi sei ore. Il motivo del tentato omicidio non è mai stato chiarito. Nel 1983 Papa Giovanni Paolo II incontrò poi in prigione Ağca e lo perdonò: la loro conversazione rimase però segreta.
Le condizioni di salute del Papa peggiorarono drasticamente a causa del Parkinson nel febbraio del 2005, quando fu ricoverato al policlinico Gemelli di Roma. La sua ultima apparizione pubblica risale al 30 marzo di quell’anno, quando Karol Wojtyla si affacciò da una finestra su Piazza San Pietro per pochi istanti: in quell’occasione tentò di parlare ma non ci riuscì.
Il pontefice polacco si spense poi qualche giorno dopo, il 2 aprile 2005, esattamente alle 21.37, all’età di 84 anni. Era la vigilia della Domenica della Divina Misericordia. La causa della morte di Papa Giovanni Paolo II sarebbe stata una febbre alta dovuta a un’infezione delle vie urinarie.
Ad annunciare la triste notizia alle migliaia di persone accorse a Roma per pregare in piazza San Pietro fu il cardinale Leonardo Sandri, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato: “Carissimi fratelli e sorelle – disse – alle 21:37 il nostro amatissimo Santo Padre Giovanni Paolo II è tornato alla casa del Padre. Preghiamo per lui”.
Ti potrebbe interessare anche -> Tra lealtà e inclusione: i valori dello sport secondo Papa Francesco
I funerali del Papa si tennero sei giorni dopo la sua morte e furono celebrati in piazza San Pietro dall’allora cardinale Joseph Ratzinger. Dal giorno della dipartita a quello delle esequie milioni di fedeli pellegrinarono a Roma per rendergli omaggio. Karol Wojtyla è stato uno dei papi più amati grazie alla sua passione, dedizione, fede e umiltà straordinaria. Ancora oggi tutti ricordano le sue prime parole il giorno dell’elezione al soglio pontificio: “Se mi sbaglio mi corrigerete”.
Nel corso del suo pontificato ha girato il mondo con ben 104 viaggi apostolici, sempre circondato dall’amore dei fedeli. Nel 1986 è stato il primo pontefice della storia a visitare la sinagoga di Roma, stabilendo poi le prime relazioni diplomatiche ufficiali tra Israele e la Santa Sede. Papa Giovanni II, con la sua mediazione e diplomazia, come concordato dagli storici, ebbe anche un ruolo significativo nella caduta del Muro di Berlino e del regime comunista. La sua figura rimane una delle più significative e influenti della storia contemporanea.
Seduto di fronte ai giornalisti a Torino, Jannik Sinner appare rilassato, ma con quella luce…
Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…
Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…
Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…
L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…
E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…