Francesca Barbi Marinetti è la nipote di Filippo Tommaso Marinetti e figlia di Luce Marinetti. Il suo lavoro è essere una critica d’arte e curatrice di mostre.
La critica d’arte è titola dell’associazione D.d’ARTE la quale è molto legata alle voci di oggi grazie al clima che da sempre ha respirato nella sua famiglia.
La donna ha sempre dichiarato che il Futurismo è sempre stato attuale, infatti la definisce una sorta di propensione ad amare ciò che sta arrivando. Combattere la tendenza umana a lasciarsi andare in un moto distruttivo.
A quanto pare il Futurismo è legato a tutte le forma d’arte, è il comune denominatore del movimento, dove la passione per il futuro e la capacità di osservare in avanti e l’amore per il presente riuscivano a formare questa ideologia.
Il Futurismo non si pone come un piacere di qualcosa di nuovo, ma bensì è sempre un mettersi in discussione per riuscire a cogliere nuovi linguaggi e nuovi spiriti di contemporaneità.
La madre sin dagli 70, fece un lavoro per riuscire a rilanciare il movimento del Futurismo in tutto il globo. Riusciva ad entrare in empatia con chiunque la circondava.
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Francesca Barbi Marinetti, sua madre riusciva ad entrare in empatia con chiunque
L’orgoglio e le idee positive sul Futurismo sono state alimentate proprio per la fama e la ricchezza di spirito che sua madre aveva in passato. Grazie alla mamma il Futurismo è riuscito ad arrivare negli Stati Uniti, i quali erano già pronti ad accogliere un modo di pensiero diverso.
L’Università di Yale, negli anni 70 riuscì ad acquisire dei quadri e delle documentazioni che andarono a formare una collezione degna di nota. Infatti Yale da sempre ha promosso degli eventi connessi strettamente al Futurismo, riuscendo a coinvolgere diversi docenti, studenti ed intellettuali del posto.
La casa Marinetti riusciva ad ospitare artisti di qualsiasi tipo, infatti le serate erano qualcosa per adulti dove i bambini non erano ammessi. L’educazione ricevuta da sua madre è stata molto severa, infatti la donna trovava tutti modi per sgattaiolare e cercare di spiare quelle riunioni con i futuristi.
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Sua madre ebbe un rapporto molto interessante con la sfera del mondo femminile, infatti le donne erano al centro dell’ideologia, la misoginia non faceva parte di quella corrente.
Le donne avevano dato un contributo e una spinta fondamentale al Futurismo, il disprezzo dichiarato sul manifesto era mirato a tutte quelle donne che avevano bisogno di ricoprire un ruolo nelle loro vite.
La nonna della critica d’arte era Benedetta Cappa, la quale era meno aggressiva delle altre donne, dall’intelletto raffinato, aveva una visione fuori dagli schemi.