I vaccini ritardano ad arrivare e le scorte delle dosi nei magazzini iniziano ad andare in esaurimento: in Veneto e nel Lazio scoppia la polemica.
La campagna di vaccinazione anti-Covid ha preso il via alla fine di dicembre 2020: a tre mesi dalla partenza la somministrazione continua a procedere a rilento, tra ritardi delle aziende farmaceutiche nella consegna del siero e problemi organizzativi delle singole Regioni.
Secondo i dati che vengono comunicati quotidianamente, ad oggi poco più di 3 milioni di persone hanno ricevuto le due dosi, mentre circa 7 milioni hanno ricevuto la prima somministrazione del siero. Si tratta rispettivamente del 5% e del 12% all’incirca della popolazione italiana.
Nelle ultime ore è scoppiata la polemica in alcuni territori per l’esaurimento delle dosi, che ha comportato anche lo stop della campagna vaccinale. Come ribadito recentemente dal commissario nazionale per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, le consegne dei vaccini aumenteranno nel secondo trimestre, poi poi crescere ancora durante il terzo.
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Vaccini anti-Covid in esaurimento: allarme in Veneto e Lazio
A causa dei ritardi nelle consegne e dell’esaurimento delle scorte nei magazzini, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato la sospensione della somministrazione dei vaccini. “Noi che siamo primi per vaccinazioni, ne facciamo 35 mila al giorno – ha sottolineato durante War Room, format web di Enrico Cisnetto – sospendiamo la campagna a parte qualche richiamo”.
Il governatore della Regione ha spiegato che non essendo arrivate le dosi, la “macchina perfetta” che è stata messa in piedi non può essere più garantita ai cittadini. “Ieri ci sono arrivate 83 mila dosi di Pfizer – ha aggiunto Zaia – considerando che facciamo 35mila vaccini al giorno, è chiaro che in un paio di giorni li finiamo”.
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Sul fronte dell’esaurimento delle dosi è allarme anche nella Regione Lazio. L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha dichiarato che se nelle prossime 24 ore non arriveranno i 122mila vaccini di AstraZeneca che sono previsti, le inoculazioni dovranno essere sospese. “Mi auguro che la sospensione venga scongiurata – ha sottolineato – abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi”.