Produzione AstraZeneca in Italia? 4 aziende pronte

Sul fronte vaccini arrivano altre notizie, come riferisce L’AGI l’ad Lorenzo Wittum ha parlato di una possibile produzione di AstraZeneca in Italia: “Siamo in contatto con alcune aziende per far sì che la produzione possa essere fatta anche nel Paese”. Le aziende interessate sarebbero quattro.

(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

Al momento l’Italia sembra in ritardo sui vaccini, e a dimostralo sono i dati, e come riporta il Corriere della Sera le iniezioni giornaliere sono al di sotto di 250.000. “Stiamo lavorando in modo instancabile per migliorare la produttività degli impianti, e siamo in contatto con alcune aziende per far sì che la produzione possa essere fatta anche in Italia: già una parte è qui per l’infialamento, ora stiamo interloquendo con le aziende italiane per la produzione della sostanza attiva che serve per produrre il vaccino”. Ha affermato Lorenzo Wittum, ad di AstraZeneca Italia, durante il webinar “VacciNation. How to win the vaccines race” – Affermando poi di essere “preoccupato dal tema della fiducia. Occorre focalizzarsi sulla scienza e sui dati” ha aggiunto. “I protocolli dei nostri studi andavano per una vaccinazione universale sopra i 18 anni, e così sono state le approvazioni sia in Uk che in Europa, e siamo in procinto di averla negli Usa”. È  importante anche vedere come si sta comportando il vaccino nella vita reale”.

Nel Regno Unito ci sono quasi 15 milioni di vaccinati con AstraZeneca – ha ribadito L’ad Wittum – il vaccino ha ridotto le ospedalizzazioni, ha protetto dalle infezioni, non ci sono stati effetti particolari rispetto a quelli previsti negli studi. Ma in ogni caso siamo a disposizione delle autorità regolatorie con tutti i dati, decine di milioni di vaccinati, tutte le informazioni necessarie. Siamo molto tranquilli, torniamo ai dati e alla scienza. Sempre più persone si stanno vaccinando anche in Italia con AstraZeneca, è importante per far tornare la fiducia e anche frenare l’emotività”.  Andando ad evidenziare nuovamente la questione della fiducia sui vaccini come arma per uscire fuori dalla crisi pandemica.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Nuovo DPCM, ecco alcune novità che potrebbero essere introdotte

La produzione dei vaccini in Italia

Sarebbero quattro le aziende italiane pronte a produrre il vaccino contro la Covid-19. Al Mise si è svolto un tavolo sui vaccini, alla presenza del ministro Giancarlo Giorgetti di Farmindustria e dell’Agenzia Italiana del Farmaco: si legge da una nota “un positivo avanzamento di contatti con le aziende disponibili e in grado di produrre in Italia i vaccini anti covid”. E “Sono al momento già almeno 4 le aziende pronte a produrre direttamente o conto terzi. E’ stata espressa soddisfazione perché l’Italia partecipa così alla competizione a livello europeo per attrarre investimenti e conseguire al più presto, comunque entro l’anno, l’autosufficienza vaccinale anche per il futuro. A questo fine sono necessari non solo gli incentivi economici, che già sono a disposizione, ma anche una semplificazione del quadro normativo e regolatorio dell’industria farmaceutica nel suo complesso”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Vaccini over 70: ecco come funziona nella varie regioni

Il ministro Giorgetti ha invece dichiarato nel corso del webinar che “abbiamo la necessità a livello nazionale di garantirci un’autosufficienza in termine di produzione dei vaccini” – “Riteniamo che l’Italia, nel contesto europeo, debba fare tutti gli sforzi possibili affinché’ in futuro, quando situazioni analoghe potranno ripetersi, sia in grado di dare una risposta più veloce ed efficace di oggi”. “Dobbiamo attrezzarci per le sfide del futuro”. E sulla questione europea il ministro dello sviluppo economico ha affermato “Il fatto che in Europa ci siano tanti Paesi che si devono coordinare è un fattore che ha creato qualche problema e creato qualche rallentamento sulla produzione e l’approvvigionamento dei vaccini” – “Con il commissario europeo Breton stiamo cercando di recuperare questo gap e coordinare le catene di produzione in diversi paesi europei”.

Gestione cookie