Enrico Vaime è morto oggi al Policlinico Gemelli di Roma, aveva 85 anni, era considerato uno dei più grandi autori radiofonici e televisivi.
Il Tweet di Fabio di Iorio ha dato la triste notizia, il collega ha dichiarato che Enrico era la persona più bella, colta e intelligente del mondo. Purtroppo non con la sua scomparsa tutti siamo diventati più poveri.
Le sue parole di cordoglio sono state spese anche per Monica e la sua famiglia, inoltre ha dichiarato che la radio è come un tessuto connettivo del quale ha bisogno della partecipazione del pubblico per essere ottimale.
Riuscendo a stare insieme, tramite collegamenti e soprattutto partecipazione si riescono ad avere dei risultati ottimali in qualsiasi campo. In questo modo Vaime ha raccontato tutta la sua carriera a RadioRai.
Grazie a Italo Terzoli ha creato la azienda artistica Terzoli & Vaime, infatti è stato uno degli autori più prolifici nel teatro degli ultimi tempi. I varietà radiofonici e televisivi erano tutti supervisionati da lui durante gli anni ’60 e ’70.
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Nasce a Perugia il 19 gennaio del 1936, dal l1960 entrerà in Rai tramite la vincita di un concorso, firma per il piccolo schermo la cifra di 200 programmi televisivi come ad esempio Quelli della Domenica, Canzonissima, Tante Scuse e Risatissima.
L’autore è riuscito anche a scrivere alcune fiction come: “Un figlio a metà”, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni. Mentre per la coppia Garinei e Giovannini ha scritto Feliciburnta, Anche i bancari hanno un’anima, La vita comincia ogni mattina, Pardon Monsieur Molière, Una zingara m’ha detto, Gli attori lo fanno sempre, C’era una Volta…Scugnizzi).
Con Maurizio Costanzo è riuscito a collezionare la sua ultima esperienza nel piccolo schermo, dal 2012 al 2016. Mentre con Enrico Montesano ha creato titoli come Bravo, Beati voi e Malgrado tutto beati voi.
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Nel 1972, grazie alla collaborazione di Umberto Simonetta crea i testi per la serie televisiva “Il giro del mondo in 80 giorni”, ci saranno dei pupazzi animati e la regia di Peppo Scacchi.
Nel 1985 dirigerà la rassegna “Addio Cabaret al Teatro Flaiano di Ro, sarà anche conduttore del programma radiofonico “Black Out”, dove pubblicherà diversi libri, i quali gli permetteranno di conquistare i primi premi letterari.
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Negli anni 2000 condurrà su La7 il programma Anni Luce, trattando dei problemi nostalgici, attraverso spezzoni di film passati e interviste, analizzerà l’evoluzione della società italiana dal dopoguerra ai giorni nostri.
Il Sabato e la Domenica era il conduttore fisso del dibattito di Omnibus Weekend, mentre sul magazine di Omnibus l’autore radiofonico dirigeva una rubrica di costume e società.
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