Dopo Pasqua gli studenti tornano sui banchi. Le scuole fino alla prima media riapriranno le porte, anche se in zona rossa.
Saranno 5,3 milioni gli studenti che a partire dal 6 aprile torneranno sui banchi di scuola. È questo l’obiettivo a cui punta il governo di Mario Draghi e che potrà essere realizzato solo se la curva dei contagi si subirà uno stallo. A tornare in presenza, saranno gli alunni dell’infanzia, delle scuole primarie e quelli che frequentano la prima media.
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La nota più importante, è che non si terranno in conto dei colori delle regioni. Infatti, sarà permesso agli studenti di rientrare in classe, anche se fanno parte di una regione di colore rosso.
Dal 6 aprile si torna a scuola
Il parziale ritorno in presenza dopo Pasqua, cioè allo scadere dell’ultimo Dpcm, è stato deciso dal presidente Draghi che ha voluto rompere anche il vincolo delle zone colorate, autorizzando il rientro in presenza dei bambini della scuola dell’infanzia, degli alunni della primaria e di quelli del primo anno della scuola secondaria di I grado.
Saranno, dunque, 6 alunni su 10 a tornare tra i banchi di scuola in presenza su un totale di 8milioni e 506mila studenti. Tra le regioni interessate dalla riapertura ci sono alcune che vedranno la maggior parte dei loro studenti tornare alla didattica in presenza, in particolare si tratta di Lombardia, Lazio, Campania, Toscana e Veneto. Va ancora meglio in Sicilia e in Sardegna, dove le percentuali di chi tornerà a studiare in classe si aggira intorno all’80% degli studenti totali.
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Gli studenti del Lazio potrebbero addirittura anticipare la data dal 6 aprile al 30 marzo, visto che, secondo l’indice Rt, la regione passerà da zona rossa a arancione. La Dad rimarrà, in ogni caso, per tutti quegli ordini superiori alla scuola secondaria di I grado.