Antonio Rezza, classe 1965, da oltre trent’anni scrive opere teatrali. Lungo anche il sodalizio con la scultrice
Attore teatrale di lungo corso, Antonio Rezza viene associato a Flavia Mastrella con la quale lavora dal lontano 1987. Nato a Novara nel 1965, dopo qualche anno la famiglia si trasferisce a Nettuno. Ha vent’anni quando nella città laziale va in scena lo spettacolo Lucida Follia dei Trimurti, trio formato dallo stesso Rezza e da Mauro Fratini ed Eugenio Bartolini. Ero un fiore stamattina è il titolo del lavoro successivo firmato con Fratini, poi legherà il suo nome a quello di Mastrella.
È il 1987 quando comincia con la scultrice un lunghissimo sodalizio artistico. Da allora hanno realizzato tredici opere teatrali, tutte interpretate da Rezza. La prima è Francesco Mosè. Dopo qualche anno cominciano a produrre dei cortometraggi ottenendo premi e riconoscimenti come al Fano International Film Festival per il cortometraggio Suppietij.
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Antonio Rezza, nel 2018 il riconoscimento per la carriera
Non solo set e teatro, si impegnano anche in altre forme d’arte come la fotografia. Nel 1990 per la galleria Il Fotogramma realizzato una mostra I Visi… goti dove personaggi e concetti vengono espressi in modo simulato sul volto dello stesso Rezza.
Rezza e Mastrella hanno pubblicato vari libri insieme. Il primo è del 2012 La noia incarnita. Il teatro involontario al quale seguì due anni dopo Clamori al vento. L’arte, la vita, i miracoli. Rezza ha invece scritto anche da solo è l’esodio c’è stato nel 1998 con Non cogito ergo digito. Tanti i lavori svolti anche per la televisione, in particolare RaiTre, e in collaborazioni con artisti di altri campo come cantanti.
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Rezza e Mastrella nel 2018 hanno vinto il Leone d’Oro alla carriera. L’anno dopo il loro laboratorio teatrale che svolgeva le attività presso l’ex Divina Provvidenza è stato sgomberato dal Comune di Nettuno dopo un braccio di ferro con l’ente comunale.