Italia-NordIrlanda: Tabellino e Highlights – La Nazionale di Roberto Mancini al debutto per riscattare le ultime annate negative degli azzurri in campo internazionale, su tutte quella del mancato mondiale di Russia nel 2018. Prima sfidante delle qualificazioni ai Mondiali del 2022 in Qatar il Nord Irlanda allenato da Ian Baraclough, in un calendario anomalo che a causa della pandemia vedrà queste partite decisive per l’accesso ai prossimi campionati del mondo precedere l’Europeo 2020, che si disputerà solo la prossima estate. La squadra del nuovo C.t. ha comunque mostrato tutt’altro piglio, già da come è stato conquistato l’accesso al torneo continentale. In tanti risultati utili consecutivi, dopo oltre cento giorni di pausa, riparte così allo stadio Tardini di Parma l’avventura della Nazionale, contro un’avversaria largamente alla portata, ma che può rivelarsi ostica, per il gioco anglosassone e le ripartenze. La partita sembra tosta sin da subito, anche se nel corso dei minuti viene fuori la tecnica e la classe di giocatori come Immobile e soprattutto Berardi. La stella del Sassuolo è difficile da marcare per la difesa avversaria, tanto che l’attaccante supera il portiere Peacock-Farrell già al 14′ del primo tempo. La squadra di Mancini riesce a far circolare velocemente il pallone e a palleggiare tanto con centrocampisti tecnici come Verratti, Locatelli e Pellegrini, quanto con gli esterni Emerson Palmieri e Florenzi. L’Irlanda del Nord non sembra tenere il ritmo degli azzurri, che in più occasioni sfiorano il raddoppio. Il risultato rimarrà in questo equilibrio fino al 38′, tanto da considerare il vantaggio di misura per l’Italia non veritiero rispetto a quanto visto, ma in quel momento sarà anche Immobile bravo a sbloccarsi, con un gol più di rabbia che tecnico. Giusta la reazione del bomber della Lazio, perché in Nazionale negli ultimi tempi non era riuscito a fare bene come nella propria squadra di club, un po’ per il modo di giocare, un po’ per lo stato di forma altalenante. Nell’arco della prima frazione di gioco la partita si mette sui giusti binari per gli azzurri, che sembrano poter controllare senza particolari difficoltà anche la gara. La difesa formata da Chiellini e Bonucci, come ai tempi d’oro nella Juventus, è prova di grande solidità, che di fatto impedisce in qualsiasi circostanza ai nordirlandesi di poter far male alla difesa dei padroni di casa. Il primo tempo scorre così tranquillamente per gli azzurri, che avrebbero potuto consolidare un vantaggio anche superiore rispetto al 2-0 della prima frazione di gioco. Per gli avversari non sembrano esserci molte soluzioni alternative, se i ragazzi di Mancini continueranno a giocare in questo modo e se sapranno tenere fisicamente anche nella ripresa, tanto è il gap tecnico. La squadra ospite rientra così negli spogliatoi del Tardini in svantaggio di due reti, con l’assoluta necessità di fare di più nel secondo tempo.
Al rientro in campo Baraclough inserisce a centrocampo Saville al posto di Corry Evans, anche se poi tatticamente non sembra cambiare molto. Nei primi minuti la partita segue lo stesso copione del primo tempo, anche se rispetto ai primi 45 minuti di gioco, la manovra azzurra è ora meno incisiva, con minore necessità di offendere, ma anche con qualche svista evitabile. È il caso di un errore di Locatelli, che in una ripartenza dal basso con un retropassaggio mette in difficoltà l’intera retroguardia, con gli attaccanti nordirlandesi che conquistano il pallone e Donnarumma che è costretto addirittura a un doppio intervento per mantenere la porta dell’Italia inviolata poco dopo il 50′. In questa fase gli ospiti provano ad accorciare le distanze, dopo aver alzato il baricentro, ma paradossalmente questo potrebbe facilitare il contropiede azzurro, che ora intravede in avanti delle voragini lasciate dall’ultima linea nordirlandese. Va detto che Mancini è un po’ risentito da quanto i suoi non riescano ad approfittare di queste circostanze, perché a differenza della prima parte di gara, ora gli azzurri sbagliano di più in fase di impostazione, concedendo troppe chance agli avversari per guadagnare fiducia e coraggio. Insigne al 68′ sfiora il gol in contropiede con un tiro a giro dei suoi, ma il pallone finisce a lato rispetto al secondo palo. Applausi comunque per il capitano del Napoli,, che si era comunque disimpegnato nel migliore dei modi. Al posto di Pellegrini era entrato un paio di minuti prima Barella, mentre per i nordirlandesi Lavery era subentrato a un impalpabile Whyte. Non è comunque facile riuscire a giocare contro la difesa azzurra, ma è anche vero che nella ripresa gli azzurri sembrano concedere di più dietro. Le squadre sono lunghe e dal 70′ in poi sembra possibile segnare per entrambe le formazioni, anche se l’Italia riesce a portarsi nell’area avversaria con maggiore facilità, anche se non si è resa quasi mai minacciosa allo stesso livello del primo tempo. Per evitare eccessivi cali nella corsa e nella tenuta atletica, il C.t. azzurro decide allora di effettuare un doppio cambio, inserendo Spinazzola e Chiesa al posto di Emerson e Berardi, decisamente più stanchi nella ripresa rispetto a quanto si era visto nella prima frazione dell’incontro. Per gli ultimi dieci minuti di gioco anche Baraclough opta per un doppio cambio, tentando il tutto per tutto. Dentro Lafferty e Thompson per provare a dare maggiore dinamismo alla manovra offensiva della propria squadra, perché gli azzurri sembrano essersi accontentati con i due gol del primo tempo e giocano con ritmi più bassi. In generale la partita è molto più soporifera nella ripresa, perché anche gli avversari non sembrano aver trovato la chiave giusta per superare la difesa di Mancini. Invece di continuare ad attaccare, Immobile e compagni preferiscono gestire il vantaggio e lasciar scorrere i minuti, una scelta opinabile, contando, nel caso si presentasse l’evenienza, anche la differenza reti al termine delle partite del girone per da forma alla classifica, soprattutto contro un’avversaria che non rappresenta per l’Italia una particolare minaccia dal punto di vista tecnico. Nel finale il C.t. inserisce anche Pessina e Grifo, per concedere un po’ di riposo a Locatelli e Insigne, entrambi sopra la sufficienza in pagella, per quanto mostrato questa sera. Negli ultimi minuti non esaltante l’impostazione dal basso degli azzurri, che già nel primo tempo aveva provocato dei problemi agli avversari, con alcune sviste che potevano costare care. Gli attaccanti nordirlandesi non sono stati bravi ad approfittarne, perché in un paio di circostanze il demerito è stato proprio degli uomini di Baraclough, di fronte a regali concessi dalla difesa azzurra. Troppa sofferenza per la Nazionale nel secondo tempo. All’89’ la chance per Immobile di chiudere definitivamente i conti con la palla del 3-0, ma il centravanti calcia il pallone sull’esterno della rete. I tre minuti di recupero non bastano a cambiare nuovamente il risultato, né da una parte, né dall’altra, con l’Italia che può così incassare la prima vittoria già all’esordio della fase a girone. Raccogliere il bottino pieno in ognuna di queste partite è fondamentale nelle qualificazioni per potersi garantire un posto ai Mondiali. Ora Bulgaria e Lituania in trasferta, contando su una maggiore incisività offensiva per tutti i novanta minuti, nel tentativo di incrementare l’attivo della differenza reti. Buona la prima, ma l’Italia deve visibilmente ancora prendere ritmo per poter rendere al suo 100%.
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Reti: Berardi 14′, Immobile 39′
Italia (4-3-3): Donnarumma, Emerson Palmieri (Spinazzola 75′), Chiellini, Bonucci, Florenzi, Verratti, Locatelli (Pessina 84′), Pellegrini (Barella 64′), Insigne (Grifo 84′), Berardi (Chiesa 75′), Immobile.
Allenatore: Roberto Mancini
NordIrlanda (5-3-2): Peacock-Farrell, Dallas, McNair, Cathcart, J. Evans, Smith, C. Evans (Saville 46′), Davis, McCann (Thompson 78′), Magennis (Lafferty 78′), Whyte (Lavery 64′).
Allenatore: Ian Baraclough
Arbitro: Ali Palabiyik
Ammoniti: Saville, Thompson
Espulsi: –
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