Amatrice, è morto il sindaco Antonio Fontanella: era ricoverato da giorni

Amatrice, Antonio Fontanella era stato colpito da ischemia, aveva 70 anni. Il cordoglio della cittadinanza

Antonio Fontanella
Antonio Fontanella (foto Comune di Amatrice)

Antonio Fontanella non ce l’ha fatta. Il sindaco di Amatrice, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto del centro Italia dell’agosto 2016, è morto oggi al Policlinico Gemelli di Roma. Il primo cittadino, 70 anni, era stato trasportato con l’eliambulanza dopo essere stato colpito da ischemia il 20 marzo. Fontanella aveva preso il posto di Sergio Pirozzi, in carica durante il sisma, dopo le elezioni del maggio 2019.

Il suo impegno in politica è cominciato tempo fa, aveva ricoperto la carica di sindaco per due mandati ed era stato Assessore alle Attività Produttive. Aveva mosso i primi passi in politica nel Partito Comunista Italiano. Nel 1995 fu eletto per la prima volta sindaco. L’ospedale Grifoni di Amatrice e l’istituzione del Polo Agroalimentare dell’Ente Parco Gran Sasso Monti della Laga. Durante la legislatura della sua amministrazione fu portato avanti anche il recupero del complesso monumentale di San Francesco.

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Amatrice, addio al sindaco Fontanella

Antonio Fontanella (foto Facebook Anci Lazio)

Per sette anni abbandonò la politica. Fu Assessore tra il 2004 e i 2009 nella giunta del sindaco Carlo Fedeli ma alla fine di quell’esperienza lasciò ogni impegno pubblico. Dopo il sisma decise di rimettersi in gioco e tre anni dopo riottenne la fascia tricolore, battendo il candidato Filippo Palombini.

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Come tanti sindaci del Centro Italia ha lavorato molto sulla ricostruzione contro la burocrazia e lo sblocco dei fondi necessari ai Comuni per poter lavorare in una situazione drammatica come quella post-sisma. L’ultimo impegno solo qualche settimana fa quando il 6 marzo quando svelò il Programma Straordinario di Ricostruzione di Amatrice Centro, mostrato ai cittadini lo scorso 15 marzo in videoconferenza. In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio che sta ricevendo la famiglia da parte della cittadinanza e di avversari politici.

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