Anche i soggetti che ricevono il vaccino anti-Covid devono continuare a rispettare le misure di sicurezza: non è ancora noto se la somministrazione del siero sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e della sua trasmissione.
Chi sperava nel ritorno a una vita normale dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid si deve ricredere. Almeno fino a quando le varianti più pericolose del virus continueranno a circolare, occorrerà continuare a rispettare le principali misure di prevenzione per evitare la reinfezione, anche se asintomatica, e scongiurare il rischio di diffondere ulteriormente il contagio. A chiarirlo è un report redatto il 13 marzo da Iss, Ministero della Salute, Aifa e Inail per rispondere ad alcuni quesiti sulle misure farmacologiche, di prevenzione e controllo delle infezioni da coronavirus.
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Nel documento, intitolato “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19”, viene specificato che gli studi clinici condotti fino ad oggi hanno dimostrato l’efficacia dei vaccini nella prevenzione delle forme “clinicamente manifeste” del Covid, ma che la protezione non è del 100%. Per questo motivo si legge che è possibile che “la vaccinazione non protegga altrettanto bene nei confronti della malattia asintomatica e che quindi i soggetti vaccinati possano ancora acquisire SARS-CoV-2, non presentare sintomi e trasmettere l’infezione ad altri soggetti”.
A preoccupare maggiormente gli esperti sarebbero la variante sudafricana e brasiliana: secondo studi preliminari in vitro l’attività neutralizzante da parte dei vari vaccini sarebbe ancora ridotta. Risulta perciò necessario continuare a rispettare le classiche misure di prevenzione anche dopo la somministrazione del siero. Il report di Iss, Ministero della Salute, Aifa e Inail, sottolineando l’incertezza momentanea dell’efficacia del vaccino nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e della sua trasmissione, chiarisce dunque come si deve comportare chi riceve il vaccino.
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“Una persona vaccinata con una o due dosi – si legge nel documento – deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione quali il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani“. L’indicazione è valida per tutti, anche per gli operatori sanitari, che devono continuare a utilizzare rigorosamente i DPI e ad aderire a eventuali programmi di screening. Inoltre qualora una persona vaccinata dovesse entrare in contatto stretto con un soggetto positivo, dovranno essere adottate tutte le disposizioni prescritte dalle Autorità sanitare e si dovrà quindi osservare il periodo di quarantena.
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