Il 22 marzo 1921, cento anni oggi, nasceva a Castro dei Volsci in Provincia di Frosinone uno dei più grandi attori italiani del Novecento, Saturnino detto Nino Manfredi: ecco cinque curiosità della sua carriera che proprio non potete conoscere.
Saturnino Manfredi, per tutti Nino, nasce a Castro dei Volsci in Provincia di Frosinone il 22 marzo 1921, cento anni oggi, e muore a Roma, all’età di 83 anni, il 4 giugno 2004. E’ stato uno dei più grandi attori del Novecento italiano oltre che un brillante regista, un notevole sceneggiatore, un discreto cantante e un apprezzato doppiatore.
Insieme ai quasi coetanei Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi ha rappresentato l’eccellenza del cinema italiano nel mondo per quasi tutto il dopoguerra del secolo scorso. Ne sono la riprova la vittoria al Festival di Cannes del 1971 con “Per Grazia Ricevuta”, i nove David di Donatello e gli otto nastri d’argento.
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- Al suo attivo film che sono delle vere e proprio pietre miliari del cinema mondiale. Dal già citato “Per Grazia Ricevuta” a“C’eravamo tanto amati” da “Le avventure di Pinocchio” a “In nome del Papa Re” passando per “Brutti, sporchi e cattivi” e “Pane e cioccolata”.
Cinque curiosità sulla carriera di Nino Manfredi
Vediamo ora insieme cinque curiosità delle carriera e della vita di Nino Manfredi che forse non conoscete.
Partiamo dal suo alter ego, Alberto Sordi. Sono pochissimi i film in cui hanno lavorato insieme, su tutti ricordiamo “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?”. Il motivo è legato ad un’intervista nella quale Manfredi disse “Sordi è un personaggio, io sono un attore, perché faccio tanti personaggi”. Tra i due calò il gelo e non tornò mai il sereno.
Manfredi era un ottimo cantante, decine i suoi brani tra cui la prima versione di “Roma nun fa’ la stupida stasera” in Rugantino, “Me pizzica… me mozzica” ora inno della Ternana Calcio, “Storia di Pinocchio” e soprattutto “Tanto pe’ cantà”. La canzone simbolo dell’attore nasce addirittura nel 1937 quando, durante un lungo ricovero per tubercolosi, imparò a suonare. In quel contesto partorì il verso: “Basta ‘a salute e un par de scarpe nove Poi girà tutto er monno E m’a accompagno da me” poi sviluppato dopo 30 anni.
Era Nino Manfredi il doppiatore di Marcello Mastroianni in “Parigi è sempre Parigi”, “Le ragazze di piazza di Spagna” e di Franco Fabrizi nel film di Federico Fellini, Leone d’Oro a Venezia, “I Vitelloni”.
Manfredi è stato il primo grande attore italiano a partecipare ai caroselli pubblicitari, gli antesignani degli spot, e ad attuare nei suoi film il product placement una forma di pubblicità in cui i prodotti vengono posizionati in modo apparentemente naturale nelle narrazione. Su tutti ricordiamo gli spot della Lavazza con Nerina Montagnani con la mitica frase “Più lo mandi giù e più ti tira su! Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?”.
Nino Manfredi è stato il primo Rugantino della Storia. Fu proprio l’attore ciociaro il 15 dicembre del 1962 a portare sul palco le gesta della maschera romana nella commedia musicale di Garinei e Giovannini.
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L’ultima curiosità è sulla vita privata. Nino Manfredi è stato sposato per 49 anni con Erminia Ferrari ex modella, costumista e scenografa. Dalla loro unione sono nati il regista Luca, l’attrice Roberta e Giovanna. I due convolarono a nozze il 14 luglio 1955 e furono sposati da un prete inglese che riuscì nell’intento di sbagliare i nomi degli sposi e le letture della Messa. Clamorosa quella in cui scambiò il salmo “Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza” in “Il tuo bestione e il tuo Winchester mi danno sicurezza”. Geniale la battuta finale di Manfredi al termine della Cerimonia: “Non vi preoccupate per la dizione, poi lo facciamo doppiare”.