Venti anni di carriera costernata da successi e una regia mai banale. Quella di Daniele Gaglianone è una storia che ripercorre l’arte, in tante espressioni diverse, partendo da Ancona, dove il regista e autore nasce nel 1972, per poi trasferirsi con la famiglia a Torino, all’età di sei anni.
“La mia classe” è forse la pellicola più conosciuta del regista cresciuto in Piemonte, un film del 2013 interpretato da Valerio Mastandrea con cui l’autore si è presentato alle Giornate degli autori della 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Un passo importante per l’autore che ha così potuto ampliare la propria platea, toccando un tema molto delicato ed emozionale come quello dell’immigrazione.
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La carriera di Gaglianone inizia fin da subito, dopo aver conseguito il diploma in ragioneria e dopo aver provato a proseguire gli studi in ambito informatico, Daniele si iscriverà al corso di Storia e critica del cinema, dove troverà come docente Gianni Rondolino, presso l’Università di Torino. Si laureerà in Lettere Moderne nel 1991. Nel 2000 darà forma al suo primo lungometraggio, dal titolo “I nostri anni”, presentato a Cannes, alla Quinzaine des réalisateurs (2001). Nel 2004 è presente alle Giornate degli autori, durante la 61° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con il suo secondo film “Nemmeno il destino” e vincerà il premio A.I.A.C.E.
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Tra la fine degli anni 80 a l’inizio degli anni 2000 Caglianone girerà diversi cortometraggi e alcuni documentari, collaborando anche con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, nella realizzazione di cortometraggi e altre mansioni cinematografiche. Nel 2008 dirige il documentario (La guerra non ci sarà) che verrà presentato al 61º Festival del Film di Locarno.
Nel 1998 arriverà a collaborare con Gianni Amelio alla sceneggiatura del film così “Così ridevano”. Daniele Gaglianone non si è fermato al cinema, le sue attività hanno avuto seguito anche nell’ambito teatrale, fin dal 1999 collaborerà con il gruppo “IlBuioFuori” e allo spettacolo “Aggrappati ad una terra rivoltata sull’abisso”. Daniele Gaglianone insegna inoltre presso il corso di laurea “Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione” del Politecnico di Torino. Il regista è inoltre molto attivo dal punto di vista sociale e ha diretto “Dove bisogna stare”, un docu-film in collaborazione con Medici senza frontiere, uscito nelle sale nel 2019.
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