Alla fine la questione sui vaccini in Lombardia non poteva che “risolversi” così il Governatore Fontana ha annunciato seri provvedimenti: azzerando i vertici di Aria dopo aver raggiunto uno stato critico.
In Lombardia non hanno fine i disagi sulla campagna vaccinale. L’hub deserto di Cremona, il caos causato dall’inefficienza del sistema di prenotazione e le mancata gestione hanno fatto sì che a cadere nel giro infernale fosse proprio la Regione più colpita: con 600 slot disponibili solo in 58 erano riusciti a prenotarsi. Al sindaco di San Bassano è spettato il compito di andare a prendere casa per casa gli anziani aventi diritto.
“Mentre in Lombardia per gli errori della piattaforma di prenotazione gli hub vaccinali vanno deserti, nel Lazio si registra un crollo dell’indice di mortalità con l’80 per cento degli over 80 già vaccinati. Facciamo un appello al generale Figliuolo: la macchina politica e tecnica è nel caos più totale, venga qui e prenda in mano la situazione. Questa giunta sta umiliando gli sforzi immensi di medici, infermieri e operatori sanitari, per non parlare di quelli di tutte le cittadine e di tutti i cittadini lombardi, che hanno davvero perso la pazienza” aveva scritto la segretaria metropolitana Pd Milano Silvia Roggiani – come riporta La Repubblica.
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Il Governatore della Lombardia Attilio Fontana ha commentato così la situazione e ha affermato “drastiche misure” nei confronti di Aria “Ho chiesto ai membri del cda di Aria di fare un passo indietro, in caso contrario azzererò lo stesso affidando all’attuale direttore generale Lorenzo Gubian la guida della società” – per poi aggiungere, come riporta l’Ansa che “situazioni di criticità come quelle che si sono verificate nel fine settimana offrono un’immagine distorta dei risultati che a oggi abbiamo raggiunto” – ” Il totale delle vaccinazioni in Lombardia è di 1.231.413 di individui, quelle somministrate agli over 80 sono 322.568, oltre a 60.000 nelle Rsa. La percentuale di chi ha ricevuto una dose fra gli over 80 che hanno aderito, circa 600.000, supera di gran lunga il 50%, in linea con ciò che accade con il resto del Paese”. “Più in generale, a titolo di esempio, in tutta Italia sabato sono state inoculate 120.000 dosi. Di queste in Lombardia sono 30.000 dosi, pari a un quarto di tutte le vaccinazioni del Paese” ha poi concluso.
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“I disservizi informatici che si sono registrati durante la campagna vaccinale, recentemente a Como, Cremona e in Brianza, hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori sanitari e non, che stanno impegnandosi con grande determinazione e professionalità nei diversi centri vaccinali. E questo il motivo per il quale ho richiesto ai membri del cda di Aria di fare un passo indietro” – ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia ai microfoni della stampa nazionale nella dichiarazione in merito al caos vaccini in Lombardia.
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