Amazon sciopero, nel corso della giornata odierna 40.000 lavoratori hanno indetto questa iniziativa: oggi niente consegne
40.000 lavoratori di Amazon tra corrieri, addetti agli hub e ai magazzini hanno emanato un appello ai cittadini in cui spiegano la motivazione che gli ha indotti ad attuare questo sciopero. Questo il contenuto dell’appello: “Per un giorno ci vogliamo fermare, ci dobbiamo fermare. È una questione di rispetto del lavoro, di dignità dei lavoratori, di sicurezza per loro e per voi. Per questo, per vincere questa battaglia di giustizia e di civiltà abbiamo bisogno della solidarietà di tutte le clienti e di tutti i clienti di Amazon”.
Uno sciopero organizzato da chi aderisce alla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per protestare contro la rottura delle trattative a livello nazionale sul rinnovo del contratto di secondo livello. Si tratta della prima protesta unitaria dei dipendenti di Amazon in Italia. Negli anni scorsi c’erano già state alcune iniziative, ma soltanto a livello locale e non nazionale.
🗞Sciopero #Amazon: @MattiaPirulli su @DomaniGiornale “l’azienda decida se proseguire con i lavoratori usa e getta”
Necessario tavolo di confronto di tutte le rappresentanze per un’intesa che dia tutte le risposte su gestione volumi, continuità lavorativa,retribuzione dignitosa pic.twitter.com/rVYGcR3LER— FeLSA Cisl Nazionale (@FelsaCisl) March 20, 2021
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Amazon Sciopero, i lavoratori: “Scioperiamo perché chiediamo rispetto”
Nell’appello si legge ancora: “Voi che ricevete un servizio siete le persone cui chiediamo attenzione e solidarietà, perché continui a essere svolto nel migliore dei modi possibili”.
Infine, l’appello, si conclude in questo modo: “Si lavora 8 ore e mezza con una pausa pranzo di mezz’ora, ma nessuna verifica dei turni di lavoro, nemmeno nei magazzini di smistamento. Nessuna contrattazione, nessun confronto con le organizzazioni di rappresentanza sui ritmi di lavoro imposti e per il riconoscimento dei diritti sindacali. Nessuna clausola sociale né continuità occupazionale, per i driver, in caso di cambio fornitore. Nessuna indennità contrattata per covid-19, in costanza di pandemia”.
“Scioperano – continuano i sindacati ai clienti – le persone che, mai come in questo ultimo anno, ci hanno permesso di ricevere nelle nostre case ogni tipologia di merce in piena comodità. Quelli e quelle che consegnano i pacchi, quelli e quelle che ancora prima lo preparano per la spedizione: circa 40 mila lavoratori e lavoratrici che non si fermano mai. Quelli e quelle che, insieme a voi, hanno consentito il boom di ordini e conseguentemente portato alle stelle i profitti di Amazon, e quindi di fatturato, di tutto il sistema dell’e-commerce”.
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— Filt Cgil Nazionale (@FiltCgil) March 22, 2021