Verona-Atalanta: Tabellino e Highlights – Dopo l’eliminazione in Champions League contro il Real Madrid, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini fa visita all’Hellas Verona allenato da Ivan Juric per provare a ripartire almeno in campionato, a caccia di un posto nella prossima edizione della massima competizione europea. I bergamaschi hanno voglia di riscatto, con il tecnico nerazzurro che schiera Malinovskyi accanto a Zapata, con Muriel in panchina, almeno dall’inizio, e Pessina alle spalle delle due punte. La principale novità, dovuta alle assenze degli esterni di ruolo per la Dea orfana di Gosens e Hateboer è però un’inedita difesa a quattro rispetto al classico terzetto difensivo. Djimsiti e Romero in mezzo, con Palomino e Toloi terzini. Mediana a due con Freuler e De Roon, mentre sulla trequarti titolari dal primo minuto Miranchuk e Malinovskyi. I padroni di casa rispondono con il 3-4-2-1, con Zaccagni e barak trequartisti dietro l’unica punta Zapata. Lovato, si vede già dai primi minuti, è il difensore centrale designato per marcare quasi a uomo Zapata, ma la difesa dell’Hellas già all’inizio va in difficoltà con i bergamaschi che, come di consueto, pressano alti e attaccano coralmente mettendo molta pressione alla difesa veneta. Proprio il centravanti colombiano ci prova un paio di volte, ma è sempre Silvestri a opporsi prontamente, quando non è il palo a negare la rete all’attaccante di Gasperini. Il Verona si vede poco dalle parti di Gollini, con Lasagna che non riesce quasi mai a toccare il pallone, ma in generale la formazione di Juric fa fatica a uscire dalla propria metà campo. Gli sforzi della Dea vengono premiati al momento di un tocco di mano di Veloso in area, perché Pairetto, senza neanche avvalersi dell’intervento del Var, assegna il calcio di rigore alla formazione ospite. Malinovskyi dal dischetto degli undici metri non sbaglia e porta in vantaggio la propria squadra al 33′. L’Hellas non riesce a reagire, neanche con un’accelerazione di Zaccagni, mentre l’Atalanta riesce a rendersi nuovamente pericolosa dalle parti di Silvestri nuovamente con Zapata, di fatto il migliore in campo nella formazione di Gasperini. Dopo aver colpito un palo, in un’azione successiva il colombiano di potenza e accelerazione riesce a divincolarsi dalla marcatura di Lovato, con gli altri due difensori gialloblù Dawidowicz e Ceccherini già ammoniti, e sguscia via veloce involandosi verso la porta dei padroni di casa. Anticipando anche il portiere del Verone in uscita, Zapata mette a segno il raddoppio, che indirizza il match ampiamente a favore dei bergamaschi. Sotto di due gol, il Verona è ora costretto a ribaltare il fronte, ma fino al 45′ Gollini non si troverà di fronte a particolari pericoli creati dalla formazione di Juric. Probabile lo stesso tecnico croato possa effettuare qualche cambio per il secondo tempo, perché fino a questo momento il Verona non sembra aver dato l’impressione di poter rimontare lo svantaggio nel punteggio e il gap tecnico che si è visto nel corso della prima frazione di gioco.
Juric non delude le aspettative per il secondo tempo, perché di fronte a quanto visto nella prima parte di gara, l’allenatore dell’Hellas sostituisce ben tre giocatori, richiamando in panchina Ceccherini, Dimarco e Veloso per fare spazio a Sturaro, Lazovic e Udogie. A dispetto dei cambi, nei primi dieci minuti della ripresa non ci sono però particolari azioni da gol da segnalare, con la squadra di casa che prova a rialzare il baricentro e i bergamaschi che difendono agevolmente senza dove più affondare le proprie azioni offensive, o almeno senza la fretta e la necessità di farlo come nel primo tempo. Anche Palomino prova però ad avanzare, costringendo Barak a ripiegare in fase di interdizione. Pairetto estrae un giallo ai danni di Toloi per proteste, dopo che Zaccagni era finito a terra per un contrasto, ma l’arbitro rimane molto attento nell’evitare che certe azioni di gioco possano far degenerare l’atmosfera della gara. Primo ammonito per la Dea. Al 61′ Juric, insoddisfatto della prestazione di Lasagna, per quanto l’attaccante si sia impegnato nel provare a far parte del gioco latitante in avanti, inserisce Favilli, sperando che possa dare la scossa nel reparto offensivo dei padroni di casa. L’Atalanta ha l’opportunità di incrementare vantaggio su conseguenze di un calcio di punizione da buona posizione, ma la rete viene annullata per un fallo in attacco. Gasperini decide allora di effettuare un doppio cambio, che non vale una variazione nell’assetto tattico, ma che sicuramente significa l’inserimento di forze fresche per provare a chiudere in bellezza la gare e magari chiuderla con il terzo gol. Toloi fa così spazio a Maehle, mentre Pasalic entra la posto del trequartista russo Miranchuk. La Dea rimane comunque in controllo della gara e del vantaggio di due gol senza particolari affanni, con il Verona che fatica ad attaccare con continuità, senza trovare varchi tra le maglie nerazzurre degli ospiti. Al 79′ Juric prova a inserire anche Ilic, ma anche questa sostituzione non servirà a cambiare l’inerzia della gara. A un quarto d’ora dalla fine fondamentale un intervento di Gollini in uscita, impedendo agli avversari di riaprire il match. Il portiere dei bergamaschi si riconferma essere così affidabilissimo, anche dopo un periodo nel quale non era sceso in campo come titolare. In quei minuti Gasperini aveva inserito Muriel e Ilicic, per impedire che la sua squadra potesse abbassare troppo il baricentro. Quando il Verona perde palla, l’Atalanta è infatti brava a ripartire in contropiede e ad avvicinarsi pericolosamente dalle parti di Silvestri, ma in un paio di casi le punte nerazzurre sono troppo egoiste, rispetto all’effettiva possibilità di chiudere definitivamente i conti della partita. Muriel è bravo invece a saltare due difensori avversari con un dribbling secco in velocità, ma il suo tiro finisce da poco a lato rispetto alla porta dell’Hellas. Per il finale di gara, il tecnico della Dea inserisce anche Kovalenko al posto di Malinovski, di fatto un vero e proprio vento dell’est che soffia sul Bentegodi con la copiosa presenza di giocatori dell’Europa orientale in campo per l’Atalanta. I minuti scorrono senza che vi sia però una variazione del punteggio. Dopo tre minuti di recupero, la Dea consolida così una vittoria preziosa in ottica Champions, a dispetto di un Verona che non riesce a uscire dal suo primo periodo sottotono dell’intera stagione di campionato fino a questo momento. L’Hellas troppo povera in avanti in questa circostanza, oltre alla difesa e al centrocampo che sono quasi sempre andati in sofferenza contro i bergamaschi. Nel finale di partita anche un palo per Josip Ilicic, una conclusione che poteva valere lo 0-3.
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Reti: Malinovskyi 33′, Zapata 43′
Verona (3-4-2-1): Silvestri, Ceccherini (Udogie 46′), Lovato, Dawidowicz, Dimarco (Lazovic 46′), Veloso (Sturaro 46′), Tameze, Faraoni, Zaccagni, Barak (Ilic 79′), Lasagna (Favilli 61′).
Allenatore: Ivan Juric
Atalanta (4-2-3-1): Gollini, Palomino, Djimsiti, Romero, Toloi (Maehle 64′), Freuler, De Roon, Miranchuk (Pasalic 64′), Pessina (Ilicic 76′), Malinovskyi (Kovalenko 87′), Zapata (Muriel 77′).
Allenatore: Gian Piero Gasperini
Arbitro: Luca Pairetto
Ammoniti: Ceccherini, Dawidowicz, Toloi, Romero, Sturaro
Espulsi: –
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