Roma, aggressione omofoba in stazione. Uomo attraversa i binari e si scaglia contro una coppia. Il fatto è accaduto un mese fa
Ancora un’aggressione omofoba. Questa volta il fatto è avvenuto a Roma quasi un mese fa ma solo ieri è stato denunciato pubblicamente con il video che ha fatto il giro del web. È la sera del 26 febbraio scorso quando alla stazione di Valle Aurelia due ragazzi sulla banchina del treno si scambiano un bacio.
Si tratta dell’attivista e rifugiato latino-americana Christopher Jeanne Pierre Moreno e il suo fidanzato. Improvvisamente un uomo, dall’altra parte della banchina, attraversa i binari e si sferra contro i ragazzi, con calci, pugni e ingiurie.
“Che cosa fate? Non vi vergognate?” ha detto l’aggressore secondo la testimonianza del ragazzo raccontata a Gaynews. Il quel momento l’uomo ha attraversato i binari e si è scagliato prima contro il compagno di Jeanne Pierre Moreno colpendolo a un occhio, poi contro di lui. La scena è stata ripresa da un altro amico.
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Aggressione omofoba a Roma, ritorna centrale la legge Zan
Non contento l’aggressore ha preso i sassi nei binari per ferire ulteriormente i ragazzi. Quando hanno minacciato di chiamare la polizia l‘uomo è scappato nel sottopassaggio per poi salire sul treno nel frattempo giunto in stazione. Il ragazzo si è fatto medicare e ha poi presentato denuncia ai carabinieri.
Questo è il video che gira da ieri. Roma, un “uomo” attraversa i binari per andare a picchiare un ragazzo che si stava baciando con il suo compagno 🤢 E c’è gente che ha il coraggio di dire che l’omofobia non esiste. Cosa aspettiamo per approvare la legge sull’omotransfobia? pic.twitter.com/DBeb3PWpBu
— Trash Italiano (@trash_italiano) March 21, 2021
Questo episodio è stato l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione la mancanza di una legge in Italia sull’omofobia. In Parlamento il Disegno di Legge che porta il nome del deputato Pd Alessandro Zan ha ottenuto il via libera della Camera ma manca ancora quello del Senato. La legge punisce i reati contro l’omotransfobia, la misoginia e le violenze contro le persone disabili.
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Una norma simile già esiste, è la Legge Reale-Mancino del 1993 che punisce gli atti di discriminazione razziale, etnico e religioso. La legge Zan va a integrarla con le norme contro le discriminazione su sesso, orientamento sessuale e identità di genere.