Giornata vittime di mafia, Mattarella: “Estirparla possibile e necessario”

Giornata in ricordo vittime di mafia, Mattarella in un messaggio ha richiamato all’importanza della memoria per il bene collettivo

Il capo dello Stato Mattarella (Getty Images)

In occasione della  Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra ogni anno il 21 marzo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato alla stampa una dichiarazione. Anche quest’anno l’evento è stato condizionato dalla pandemia e nessuna celebrazione in piazza è stata organizzata.

Il capo dello Stato ha ribadito l’importanza della memoria che è “la radice di una comunità” perché la libertà acquisita possa essere ancora trasmessa “e vissuta come un bene indivisibile”. Mattarella ha parlato del “giogo oppressivo delle mafie” e cje ricordare i nomi non è solo un senso civico ma è affermazione di principi di umanità incompatibili con i ricatti criminali”.

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Mattarella: “No alla reticenza e all’opportunismo”

Per la Presidenza della Repubblica è importante che quest’anno l’associazione di Don Luigi Ciotti Libera abbia voluto promuovere lo stesso la Giornata, nonostante le restrizioni. Nel suo messaggio Mattarella ha detto che “estirpare le mafie è possibile e necessario” e che l’azione contraria parte “dal rifiuto del metodo mafioso dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell’opportunismo”.

A ricordare e a riveder le stelle è il motto di quest’anno, come un augurio di liberazione dalle mafie, l’uscita dall’infernale mondo della criminalità organizzata che riprende anche la famosa frase di Dante Alighieri che quest’anno cade il 700esimo anniversario dalla morte.

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Pur con la pandemia l’associazione non ferma il suo impegno come ha sottolineato il presidente Mattarella. Tanti quelli online e anche con le scuole. Libera ha chiesto per la giornata scolastica di ieri di leggere agli studenti i nomi di tutte le vittime di mafie, per tenere sempre alta l’attenzione sulla tematica e – usando le parole di Mattarella  – per ricordare “le persone libere che non hanno rinunciato ai loro valori pur sapendo di mettere a rischio la propria vita”.

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