L’edificio di un’azienda di pollame di Vivaro, in provincia di Pordenone, è stato erroneamente colpito dai proiettili di un carro armato impegnato durante un’esercitazione: l’incidente ha causato una strage di galline.
La notizia ha dell’incredibile: pochi giorni fa un carro armato dell’Esercito impegnato in un’esercitazione notturna di tiro a Pordenone ha sbagliato mira centrando erroneamente un allevamento di pollame di Vivaro, in provincia del comune friulano, che si trovava a poco più di duecento metri dalle manovre militari. I titolari dell’azienda hanno scoperto l’accaduto solamente la mattina dopo, quando hanno trovato una parete dell’edificio crollata e numerose galline morte. Non riuscendo a spiegarsi come fosse potuto accadere, hanno subito avvertito i carabinieri.
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Galline uccise per sbaglio da un carro armato: la ricostruzione della vicenda
Sul caso la Procura di Pordenone ha aperto un’inchiesta e l’Esercito ha avviato le indagini interne. I carro armati coinvolti nell’esercitazione, che si è svolta nello storico poligono di Cellina Meduna, sarebbero almeno quattro. Tutti i mezzi corazzati sono stati posti sotto sequestro. Lo Stato maggiore ha comunicato attraverso una nota che “l’attività, regolarmente programmata era stata preceduta dalle previste comunicazioni riguardanti lo sgombero dell’area interessata”.
L’azienda colpita è tuttavia situata nella direzione opposta rispetto a quello che sarebbe dovuto essere l’orientamento dei tiri. Secondo le indagini dei carabinieri, le manovre sono state avviate dopo il tramonto e alla fine dell’esercitazione nessuno si sarebbe accorto dell’incidente. Il plotone di carro armati era composto dai Centauro del Genova Cavalleria, caratterizzati da un cannone da 105 millimetri e utilizzati da trent’anni nelle missioni delle forze armate italiane.
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Secondo una prima ricostruzione, uno dei mezzi corazzati ha aperto il fuoco sbagliando il bersaglio clamorosamente: uno o più proiettili sono così finiti nell’azienda di galline, abbattendo un muro dell’edificio. Fortunatamente, come per tutte le esercitazioni, la testata non aveva esplosivo, per cui non ha causato una deflagrazione. Tuttavia il crollo della parete ha provocato la morte di numerose galline, circa cinquanta, finite sotto le macerie.