Almeno un bambino è morto a causa di un’esplosione causata dai militari in Libia, lo riferisce un ufficiale medico dell’agenzia di stampa turca Andalu Acency.
Tre altri feriti nell’esplosione nella zona di Ain Zara, una regione al sud di Tripoli, lo riferisce Osama Ali, il portavoce del Libyan Health Ministry’s First Aid e di Emergency Service.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, almeno 400.000 persone sono state sfollate in Libia, a causa delle milizie di Khalifa Haftar, ma le autorità sostengono che il conteggio reale è molto più alto. Operando in linea con una richiesta delle autorità, gli artificieri turchi hanno ripulito le aree civili da materiali esplosivi.
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Nella giornata di giovedì scorso però un è morto bambino è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti nell’esplosione di una mina ad Ain Zara mentre stavano giocando, secondo quanto riferito dall’ambulanza e dall’apparato di emergenza.
“La ferita di un bambino è molto grave ed è stato inviato al Burns Hospital di Tripoli mentre le ferite degli altri due sono minori e ora stanno ricevendo cure presso l’Ospedale universitario di Tripoli”, ha riferito il capo dell’ambulanza Osama Ali.
Le mine terrestri sono state piantate dalle forze di Khalifa Haftar quando avevano il controllo del sud di Tripoli durante la guerra che è iniziata ad aprile 2019 e terminata nel maggio 2020. Le mine interrate però stanno ancora causando problemi ai residenti dell’area, nonostante i lavori di sminamento da parte dell’esercito libico.
Le statistiche pubblicate dalle autorità competenti lo scorso anno hanno indicato oltre 50 esplosioni di mine e residuati bellici esplosivi lasciati dalle forze di Haftar e dai suoi mercenari del Gruppo Wagner, dimostrando che 110 persone, civili ed esperti di sminamento, sono rimaste feriti, mentre oltre 40 è il numero di morti in queste esplosioni.