Il Senato ha approvato l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19: la ricorrenza sarà ogni anno il 18 marzo. Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo per le commemorazioni.
Oggi, giovedì 18 marzo, è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. La ricorrenza, come stabilito all’unanimità dalla commissione Affari costituzionali del Senato, sarà celebrata ogni anno nella stessa data. Il disegno di legge approvato prevede un minuto di silenzio nazionale in tutti i luoghi pubblici e privati, una programmazione speciale della Rai e iniziative didattiche nelle scuole. Inoltre ciascun Comune del Paese potrà promuovere nell’ambito della propria autonomia iniziative specifiche.
Il 18 marzo non è una data casuale: esattamente l’anno scorso a Bergamo, una delle città più colpite dalla prima ondata del virus, i camion dell’esercito attraversarono le vie trasportando le centinaia di bare che per mancanza di spazio non poterono trovare lì la sepoltura: la camera mortuaria del cimitero era al completo e il forno crematorio non riusciva a far fronte all’emergenza. L’esercito, con quella marcia funebre che rimarrà per sempre impressa nella memoria del Paese, consegnò i corpi delle vittime ai cimiteri e forni crematori di altre città.
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Draghi a Bergamo per onorare la memoria delle vittime del Covid-19
Questa mattina, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus, il presidente del Consiglio Mario Draghi si recherà a Bergamo per onorare la memoria delle oltre 103 vittime del Covid-19. Le immagini della commemorazione saranno trasmesse sia sulla Rai che sui canali ufficiali della Presidenza del Consiglio.
Alle ore 11 è in programma la deposizione di una corona di fiori al Cimitero monumentale della città, poi alle 11.15 presso il Parco Martin Lutero alla Trucca si terrà l’inaugurazione del Bosco della Memoria, con la cerimonia per la messa a dimora di 100 alberi. Per l’occasione il governo ha richiesto l’esposizione a mezz’asta della bandiera nazionale ed europea su tutti gli edifici pubblici.