I Maneskin costretti a tagliare alcune parti del brano “Zitti e buoni” per partecipare all’Eurovision. “Non ci ha fatto piacere, l’abbiamo fatto perché altrimenti ci avrebbero squalificato. Abbiamo tolto una parolaccia, è stata una scelta di buon senso. Bisogna anche rendersi conto della realtà dei fatti, siamo ribelli, ma non scemi”. Così Damiano ha spiegato la scelta di censurare le “parolacce” dal brano con cui i Maneskin hanno vinto il Festival di Sanremo 2021.
“Non ci ha fatto piacere cambiare il testo, ma c’è un discorso buonsenso nelle cose – proseguono – Noi diciamo che non ci facciamo cambiare, ma il regolamento è così, Abbiamo pensato fosse più importante partecipare che tenere una parolaccia nel testo che lascia il tempo che trova”, afferma la band.
“Ci esprimiamo con la nostra musica – dichiara la bassista Victoria -. Andare all’Eurovision ci rende orgogliosi, anche per farci vedere da un pubblico europeo”.
Le regole e la storia dell’Eurovision
Così la canzone “Zitti e buoni” arriverà all’Eurovision modificata, sia perché accorciata a 3 minuti, sia perché verranno cambiati due versi: “Vi conviene toccarvi i coglioni” diventerà “vi conviene non fare più errori” e “non sa di che c…o parla” sarà “non sa di che cosa parla”. Il regolamento dell’Eurovision prevede infatti che i brani durino non più di tre minuti e non contengano imprecazioni o linguaggi inaccettabili.
L’Eurovision Song Contest è un festival musicale internazionale nato nel 1956 a Lugano e organizzato annualmente dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione.
Dalla prima edizione del 1956, il concorso è stato trasmesso ogni anno senza interruzioni in tutto il mondo, fatta eccezione per il 2020, rendendolo uno dei programmi televisivi più longevi di sempre dopo il Festival di Sanremo.
La sua storia inizia negli anni ’50 si era appena conclusa la seconda guerra mondiale e i paesi europei erano impegnati nella ricostruzione delle proprie città, cercando un modo di lasciarsi alle spalle gli attriti del passato. Nel frattempo la televisione stava muovendo i primi passi, e con la nascita dell’Unione europea di radiodiffusione, nel 1950, si ricercò un programma televisivo che potesse coinvolgere e unire le diverse nazioni.
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Prima dei Maneskin gli italiani a vincere l’Eurofestival
L’Italia ha vinto l’Eurofestival solamente due volte dal 1956 a oggi. Nel 1964 con Cigliola Cinquetti e nel 1990 con Toto Cutugno. Non propriamente simboli di trasgressione come i Måneskin. Ora tocca ai ragazzi romani tentare l’impresa. Vincere, ribaltando la tradizione.