Omicidio Montecassiano, per Enrico Orazi il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta della Procura di Macerata
Nuovo capitolo per la vicenda di Montecassiano. Enrico Orazi, marito di Rosina Carsetti, l’anziana ritrovata senza vita nella sua villetta in provincia di Macerata la scorsa vigilia di Natale, è stato scarcerato. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica.
L’uomo resta indagato per omicidio mentre restano in carcere Arianna Orazi ed Enea Simonetti, figlia e nipote della vittima. Inizialmente l’ipotesi era che la 78enne fosse rimasta vittima di una rapina. La svolta è arrivata il mese scorso quando le indagini coordinate dai procuratori Giovanni Giorgio e dal Sostituto Vincenzo Carusi hanno portato all’arresto della figlia e del nipote che con vivevano in casa con il marito.
Secondo quanto scoperto dal Comando provinciale dei carabinieri che indaga sul fatto, a uccidere materialmente la donna sarebbero state le due persone ora ancora in carcere che da tempo maltrattavano l’anziana.
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Montecassiano, a strangolare la donna sarebbe stato il nipote
L’accusa al marito, mossa in un secondo momento, era stata la complicità. Sul capo dei due pendono altri reati come la simulazione di rapina, un’aggravante perché la finta rapina è stata usata per fuorviare le indagini.
In attesa di giudizio definitivo le ricostruzioni ora svolte sostengono che sia stato il nipote Enea a strangolare la nonna su piano ordito dalla madre. Il lavoro dei carabinieri è stato svolto intercettando dei messaggi scambiati tra i due. Arianna Orazi su Instagram invitava il figlio a non dire niente a nessuno. In una precedente conversazione lo informava che stava studiando il piano.
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Anche Enea aveva sostenuto la tesi della rapina finita male dicendo che in quel momento però non era presente in casa. La mamma aveva chiamato le forze dell’ordine ore dopo la morte che sarebbe avvenuta alle 17.00 circa del 24 dicembre scorso.