Crescono le ansie e i timori da parte di coloro che si sono vaccinati con AstraZenaca. Le ansie sono sorte a seguito di alcuni “eventi avversi gravi” riscontrati in pazienti a seguito della somministrazione del suo vaccino: dopo la Germania, anche in Italia l’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha infatti deciso di sospendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale.
Poco prima della decisione, AstraZeneca, aveva cercato di minimizzare le polemiche con un comunicato stampa con il quale sottolineava che non vi sono i presupposti di aumento di rischio:
“Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro COVID-19.”
Spiega la casa farmaceutica, “finora nell’Ue e nel Regno Unito, sono stati segnalati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare tra quelli a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la società ha ricevuto all’8 marzo. Questo è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati”.
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“Siamo tutti molto spaventati. Abbiamo fatto il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, perché ci è stato detto che il problema era solo su un lotto. Ora viene bloccata proprio la vaccinazione con AstraZeneca in via precauzionale. C’è chi come me si è vaccinato ieri e ora per noi c’è incertezza anche sulla seconda dose. Speriamo si faccia presto chiarezza”. Mariaroberta Tersigni, docente dell’Istituto Molinari di Milano, si è vaccinata ieri con AstraZeneca.
Il personale scolastico vaccinato con AstraZeneca ha intanto raggiunto quota 633.729. Un numero che avrebbe potuto essere più elevato se non fosse stato per le prenotazioni cancellate negli ultimi giorni. Un numero non trascurabile di docenti e lavoratori della scuola, probabilmente già con qualche dubbio sulla sicurezza totale del vaccino, dopo avere prenotato si sono tirati indietro. Hanno quindi rinunciato alla somministrazione della dose già prenotata nelle scorse settimane. Proprio per timore degli effetti collaterali. E qualcun altro, già vaccinato, ipotizza adesso di non rinnovare il vaccino con la seconda dose.
Inoltre in un’intervista fatta da Tecnica della Scuola, ha parlato il dottor Vincenzo Fusco, medico di base di Roma in prima linea da alcune settimane nella somministrazione del vaccino.
Comunque “il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema (l’Agenzia europea del farmaco), in audizione all’Europarlamento.
“Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”.
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