Zingaretti dice no e il PD cambia cavallo: ecco chi sarà il candidato Sindaco di Roma

Il nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha sciolto la riserva, sarà l’ex Ministro dell’Economia del Governo Conte Bis, Roberto Gualtieri, il candidato sindaco di Roma.

Roberto Gualtieri candidato sindaco Roma

La notizia circolava da giorni, anzi da mesi, noi della Redazione di Cronaka 12 l’abbiamo anticipata già lo scorso agosto, ma adesso è praticamente ufficiale: sarà Roberto Gualiteri a sfidare Virginia Raggi e Guido Bertolaso per la poltrona di Sindaco di Roma.

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L’accelerazione è arrivata tra domenica 14 e lunedì 15 quando il nuovo segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha compiuto la scelta definitiva sul dossier che riguardava il candidato Sindaco della Capitale. Di fatto la quinta carica dello Stato.

Il Partito Democratico, fino all’ultimo, ha sperato in un si da parte di Nicola Zingaretti, già candidato in pectore per la poltrona più alta del Campidoglio nel 2012 ma poi approdato alla guida della Regione Lazio dopo le clamorose e fragorose dimissioni di Renata Polverini.

Ma Zingaretti, recentemente dimissionario da segretario del PD, ha deciso di portare a termine il mandato alla Regione Lazio con l’obiettivo di farla diventare un laboratorio politico per le elezioni generali del 2023. E’ stato lo stesso Zingaretti a definire la maggioranza che ora governa il Lazio una “Maggioranza Ursula”.

La maggioranza Ursula è la somma dei partiti che ha permesso l’elezione della presidente della Commissione Europea von der Leyen, composta da PD, Movimento 5 Stelle e Leu. Una maggioranza che in settimana ha anche varato l’ingresso dei grillini alla guida della seconda regione d’Italia con la nomina in Giunta di due assessori pentastellati: Roberta Lombardi e Valentina Corrado. Una maggioranza che l’ex leader del PD vuole esportare a livello nazionale. L’obiettivo nemmeno troppo nascosto è un ticket Conte-Zingaretti.

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Roberto Gualtieri candidato Sindaco di Roma

Incassato il no definitivo di Nicola Zingaretti, Enrico Letta ha chiuso il cerchio sul piano B. Un piano B peraltro di alto livello e, soprattutto, della stessa corrente del presidente della Regione Lazio. Appunto Roberto Gualtieri.

L’ex Ministro del Governo Conte è nato a Roma nel 1966 ha un cursus honorum tutto all’interno dei luoghi simbolo della sinistra romana, dal Liceo Visconti all’Università La Sapienza passando per i ruoli direttivi nella FGCI e nella Sinistra Giovanile.

E’ stato Eurodeputato dal 2009 al 2019; Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo dal 2014 al 2019; Ministro dell’economia e delle finanze dal 2019 al 2021 e infine Deputato della Repubblica da marzo 2020. Ruolo che tornerebbe a coprire nel 2023 in caso di sconfitta nella corsa al Campidoglio.

Gualtieri sarà designato ufficialmente con le primarie, online o in presenza, ma è tutto da verificare in base all’evolversi della pandemia. Le uniche certezze al momento sono che le elezioni amministrative si terranno il 10 e l’11 ottobre e che Gualtieri dovrà faticare le classiche sette camice per convincere i grillini a sostenerlo.

Ad oggi l’ex Ministro dell’Economia avrà Virginia Raggi come avversaria, la Sindaca in carica si ricandiderà in ogni caso e, a dispetto delle note ufficiali, Enrico Bertolaso (le figure di Andrea Abodi, Giulia Bongiorno e Fabio Rampelli restano in corsa ma molto sullo sfondo).

Ancora da capire la scelta di Carlo Calenda che ha annnunciato mesi fa la sua discesa in campo e che a botta calda è stato lapidario rispetto alla scelta dal PD: “Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni”.

 

 

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