RealMadrid-Atalanta 3-1, troppo Real per la Dea: Tabellino e Highlights

Esperienza, preparazione e tecnica. Zidane neutralizza la squadra di Gasperini senza concederle chance. Gol della bandiera di Muriel

RealMadrid-Atalanta: Tabellino e Highlights

RealMadrid-Atalanta 3-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

RealMadrid-Atalanta: Tabellino e Highlights

RealMadrid-Atalanta: Tabellino e Highlights – Allo Stadio Alfredo Di Stefano, campo di gioco di allenamento del Real Madrid a Valdebebas, l’Atalanta fa visita ai blancos nel tentativo di battere gli spagnoli per accedere ai quarti di finale di Champions League. L’impresa è a dir poco proibitiva, considerato il rientro di Sergio Ramos e Karim Benzema, ma la squadra di Gian Piero Gasperini ha già mostrato in più circostanze quanto sia capace di mettere in difficoltà le grandi squadre, tanto quanto le piccole. I bergamaschi hanno bisogno di segnare due gol per poter passare il turno, di uno senza subirne per i tempi supplementari. Per provare a metter in difficoltà la difesa spagnola Gasperini sceglie di schierare Muriel come unica punta con un doppio trequartista, Malinovskyi e Pasalic, con Pessina in mediana al posto dello squalificato Freuler accanto a De Roon. Zidane propone invece Vinicius accanto al centravanti franco-marocchino, con Mendy e Vazquez larghi sulla linea dei centrocampisti a cinque e Modric a dettare i tempi di gioco in mezzo al campo. Il capitano dei padroni di casa a guidare la difesa tra Nacho e Varane. La partita nei primi minuti è molto tattica, ma la Dea sembra aver approcciato al match nel modo giusto, con ripetuti tentativi di stuzzicare la retroguardia di Zidane, ma sia Muriel, sia Malinovksyi si rivelano spesso imprecisi al momento di finalizzare, in prossimità del portiere Courtois. Subito un’occasione per Gosens, ma alla distanza nel corso del primo tempo è venuta fuori la qualità di giocatori del Real Madrid, soprattutto in fase di palleggio, obbligando la Dea a un modo di giocare veloce. Non è un caso che la prima rete della partita arriva per merito di Modric e Benzema al 34′, ma su un rinvio palesemente sbagliato di Sportiello, che serve di fatto il Pallone D’Oro croato. Il portiere che fino a questo momento aveva fatto molto bene, tanto da lasciare in panchina Gollini, condiziona negativamente la sua squadra proprio nella serata più importante. I padroni di casa hanno però dato grande dimostrazione di compattezza difensiva, non scontata per i blancos, soprattutto quest’anno, necessaria per respingere le incursioni della squadra ospite. La prima ammonizione della gara è per Valverde, ma non è significativa né rappresentatrice di una squadra che abbia sofferto dietro. I bergamaschi hanno sicuramente bisogno di fare di più per provare a battere il portiere belga del Real. Il primo tempo termina così sul risultato di 1-0, con Gasperini che potrebbe cambiare qualcosa nella sua squadra già al rientro dagli spogliatoi, soprattutto in attacco, dove è mancata forza offensiva.

La ripresa

Considerata la prestazione sottotono di Pasalic nel primo tempo, il tecnico della Dea sostituisce il croato per far subito entrare Zapata, già dal 46′, dando così fisicità ai nerazzurri. Atalanta subito in attacco nel secondo tempo, ma il Real Madrid è attento nel non subire dalla formazione avversaria. Spesso e volentieri i blancos riescono a uscire bene in palleggio, sfruttando tutta la classe e la tecnica dei suoi giocatori. La Dea ha un’opportunità con Zapata, che pur marcato da Ramos prova a servire di tacco Gosens, ma l’esterno tedesco non capisce l’intenzione del compagno, lasciando che il pallone finisca tra le braccia di Courtois. Vinicius al 52′ è protagonista di un’azione spettacolare, che vede il brasiliano dribblare tutta la difesa bergamasca, ma l’attaccante sbaglia al momento del tocco finale, con il pallone che termina a lato rispetto alla porta di Sportiello. Mendy ci riprova poco dopo di destro, ma il pallone è debole e viene facilmente fermato dal portiere atalantino. Purtroppo al 56′ si fa male Gosens per un problema muscolare all’adduttore, con Ilicic che gli subentra subito, così che Gasperini possa sfuttare un cambio per due intenti. Maehle passa così a sinistra e De Roon viene spostato a destra. La formazione nerazzurra deve così riadattarsi, con Malinovskyi ora collocato in mediana insieme a Pessina come centrale di centrocampo. In una nuova accelerazione di Vinicius, Toloi può però fermarlo solo con un fallo, che il controllo del Var porta l’arbitro Makkelie ad assegnare il calcio di rigore ai blancos. Dal dischetto degli undici metri Sergio Ramos non sbaglia, per quanto Sportiello avesse intuito la traiettoria del pallone. I padroni di casa si portano così sul 2-0 al 60′, con tutto il rammarico della formazione bergamasca, che sembra quasi non crederci più, paradossale per una squadra come quella di Gasperini. un tiro di Pessina, ma il pallone termina largo, senza impensierire l’estremo difensore dei padroni di casa Courtois. Ben più pericolosa la conclusione di Zapata, che si era girato bene ricevendo palla in posizione regolare e con la difesa dei blancos male allineata, ma questa volta è il portiere belga a dire di no. Subito dopo, al 68′, pericolosissimo Benzema di testa, con una doppia conclusione. Prima Sportiello respinge, poi il centravanti francese trova l’incrocio dei pali sulla ribattuta. Il Real Madrid gioca molto corto e conferma l’ottimo stato di forma, a dispetto di un’Atalanta più sulle gambe, superando i bergamaschi proprio con le caratteristiche con le quali la formazione di Gasperini generalmente si distingue. C’è ancora tanto tempo per la rimonta, ma la Dea questa sera non brilla, sembrando più demotivata del solito, merito anche degli spagnoli che riescono a soffocare ogni azione offensiva della formazione italiana. Maehle ci prova dalla distanza sugli esiti di un calcio d’angolo, ma pur vedendola all’ultimo il portiere del Real è bravo a pararla in due tempi. Ancora più decisivo l’intervento dell’estremo difensore nel fermare un tiro di Zapata, con il colombiano che si era trovato nell’uno contro uno, ma si è trovato di fronte a una grande uscita del portiere che ha chiuso l’intero specchio della porta. Nel finale l’Atalanta continuerà a insistere, nonostante l’obbligo di segnare tre gol, ma superare questa difesa è arduo anche per gli uomini di Gasperini, che generalmente riescono a segnare tanti gol. La luce l’Atalanta riesce però a vederla all’83’, quando su un calcio di punizione dal limite Muriel riesce a far gol calciando sul primo palo sopra la barriera. Neanche un minuto dal 2-1 che Asensio, appena entrato in campo, chiude definitivamente i conti su contropiede segnando a Sportiello sul primo palo. Inutile per Gasperini inserire Miranchuk e Caldara, nel tentativo di dare l’assalto ai blancos nel finale. Nonostante gli sforzi finali, non arriveranno altre reti a favore della Dea, neanche durante i cinque minuti di recupero. Il Real Madrid ha vinto con merito e si è qualificato ai quarti di finale con una partita vinta sul piano atletico e su quello tattico, oltre alla tecnica dei suoi giocatori, che ha fatto decisamente la differenza nei momenti decisivi. La sconfitta non toglie nulla a quanto di buono fatto dai bergamaschi nel corso di questa edizione della Champions League, ma il campo ha dato la sua risposta a favore degli spagnoli, che nonostante i tanti problemi di spogliatoio e della fine di un ciclo, hanno vinto questa competizione già tredici volte nella loro storia, oltre al giocare ben sedici finali. Ora i bergamaschi si concentreranno sul finale di campionato e sulla finale di Coppa Italia contro la Juventus il prossimo 19 maggio.

 

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