Quello della Regina Elisabetta II è uno dei regni più longevi della storia: tra alti e bassi la corona inglese ha retto il peso del tempo: ma cosa succederà dopo la morte di “Your Majesty”?
La Regina Elisabetta II rappresenta anche la regnante più longeva della storia, oggi 94enne la monarca è al trono dal 1952, dopo la morte di Re Giorgio VI. Per molti la Regina Elisabetta ha rappresentato alla perfezione le vesti del potere della corona inglese, per altri invece la gestione delle “faccende” interne alla famiglia reale non è stata sempre impeccabile. La corona ha subito anche delle inflessioni, soprattutto dopo le vicende di Lady Diana e del principe Carlo e recentemente quelle che hanno visto protagonisti gli uscenti Harry e Meghan Markle, anche se, udite udite, ultimi sondaggi parteggiano nella vicenda per la corona, si tratta in questo caso dell’80% dei votanti.
“The King is dead, long live the Queen!” (Il Re è morto, lunga vita alla Regina!). Sono passati quasi settanta anni dall’arrivo al trono della Regina Elisabetta II subito dopo la morte del padre Re Giorgio VI. “Lunga Vita alla Regina” è ormai una nota espressione popolare, a cui tutti, in un modo o in un altro si ancorano. Molti son nati, son diventate madri, nonne e son cresciuti quasi con il mito della corona britannica. Oggi però, in modo inevitabile, all’alba dei 94 anni della regina e dei 99 del duca di Edimburgo tutti forse ci stiamo chiedendo: come cambierà la corona alla morte della Regina Elisabetta II? Il Surrey Live ha fatto una lista delle possibili cose che potrebbero cambiare dopo l’eventuale morte della Regina.
Regina Elisabetta II, Carlo: l’erede al trono
Partiamo dal fatto che sarà Carlo a prendere il posto della madre sul trono, diventando Re d’Inghilterra. Particolare, ma non troppo, il fatto che il principe Carlo potrà scegliere qualsiasi nome, anche differente dal proprio, dal momento in cui dovesse prendere il titolo di sovrano britannico. Questa scelta spetterà solo al principe di Galles.
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Primo cambiamento che avverrà per forza di cose sarà il fatto che la cerimonia d’incoronazione verrà trasmessa a colori e non in bianco e nero come accadde nel 1952, per tanto anche il coinvolgimento dei media e la visione dell’opinione pubblica sarà totalmente trasposta ai giorni nostri: social in primo piano e contenuti che faranno il giro del mondo in pochi secondi. E come suggerisce la stessa University College london (UCL) anche la forma di ossequi verso il nuovo Re potrebbero essere rivolti in forma diversa e non come successo in passato, insomma, l’università prospetta un carattere più inclusivo.
Novità potrebbero arrivare anche per il principe William e la duchessa di Cambridge Kate Middleton. Carlo non avrà più diritto ai proventi del Ducato di Cornovaglia che andrebbero automaticamente a William e Kate e ai figli. Una tenuta pari a 52.789 ettari di terreno divisi in 21 contee. Come riporta il Surrey Live, sembra che il Ducato di Cornovaglia abbia fatto incassare a Carlo ben 20 milioni di sterline nel 2017. A quanto pare anche Camilla, l’attuale duchessa di Cornovaglia potrebbe cambiare titolo con l’arrivo del marito al trono reale e assumere quello di “Principessa Consorte”. Sembra anche che Carlo abbia intenzione di snellire la famiglia reale. Già gli scandali provocati dal principe Andrea avevano suscitato forti perplessità e una spinta in tal senso alla riduzione dei reali. Come riporta il Daily Star il principe Carlo ha da sempre sostenuto che questa operazione andasse fatta.
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Sembra che Carlo abbia intenzione di snellire la famiglia reale. Già gli scandali provocati dal principe Andrea avevano suscitato forti perplessità e una spinta in tal senso alla riduzione dei reali. Come riporta il Daily Star il principe Carlo ha da sempre sostenuto che questa operazione andasse fatta. Si dice che il futuro re abbia sempre voluto ridurre le dimensioni della famiglia reale. Brittani Barger, vicedirettore del Royal Central, ha affermato: “Penso che la crisi di Andrew abbia sicuramente rafforzato il desiderio del principe Carlo di una monarchia snellita. “Il principe Andrea è ormai fuori dal quadro. Non lo vedo mai più svolgere doveri reali […] Quindi il processo di dimagrimento della monarchia è già iniziato poiché sappiamo che Carlo stava spingendo sua madre a incontrare Andrea per fargli fare un passo indietro dai suoi doveri reali.”
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L’inno e le nuove banconote
“God Save the King” è stato cantato l’ultima volta quasi settanta anni fa, oggi le parole del testo sono differenti e il popolo con un eventuale arrivo al trono di un successore maschio dovrà abituarsi al nuovo inno. Ma nulla è scontato. L’inno, eseguito per la prima volta nel 1745 a Londra è ormai iconico nel mondo e chissà che non rimanga immutato.
Come riporta il quotidiano anche le banconote cambieranno dal momento in cui il principe Carlo diventerà re. Non ci sarà più il volto della regina sulle banconote. Nuove banconote quindi, ma anche francobolli e caselle postali.
Chissà cosa riserverà il futuro e chissà se tutto questo avrà poi un risconto. Per ora il popolo britannico tiene stretta a sé la sua Regina, icona degli anni a cui molti britannici legano ricordi e periodi rosei e bui della storia. E se l’80% si è schierato con la monarchia nella vicenda Harry e Meghan sembra proprio che la corona nelle sue luci e ombre rimane comunque ben salda.