Valentina Marchei l’abbiamo conosciuta nelle Olimpiadi invernali di Pyeonchang, dove in coppia con Ondrej Hotare, ha raggiunto il record personale nella gara a squadre con due esercizi assurdi, sia nel corto che nel lungo raggio, questo ha garantito alla coppia il sesto posto nella competizione.
L’urlo liberatorio a fine gara è stato ricordato negli anni, lo stupore di Valentina dopo aver appreso il punteggio, ha mostrato tutta la carica emotiva che da tempo l’atleta aveva accumulato dentro si è.
Tutto il pubblico italiano ha capito in quell’occasione quanto sia stato importante dar voce e spazio soprattutto a chi con perseveranza, dedizione e sacrificio ha fatto di tutto pur di raggiungere un risultato artistico così rinomato.
L’atleta Valentina Marchei è una pattinatrice artistica su ghiaccio, per ben 5 volte è stata campionessa italiana nella disciplina singola e una sola volta in coppia, è stata la prima al mondo a disputare due Olimpiadi di seguito in due discipline differenti.
La performance con Ondrej Hotarek rappresenta l’apice della carriera, dove in 25 anni ha visto l’evolversi della tecnica e dell’emotività proprio in gara, e alla fine tutti sacrifici fatti sono stati ben ricompensati.
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Valentina Marchei, una donna che sa conciliare sport e famiglia
Valentina Marchei è una donna molto delicata, sorridente e soprattutto devota alla sua famiglia e al luogo d’origine, suo padre Marco Marchei è stato un maratoneta di Mosca 1980 e Los Angeles 1984.
Le è stato sempre vicino durante la sua carriera nel pattinaggio, la donna ha descritto i suoi genitori come figure in disparte, che sono state sempre presenti nei momenti più difficili della sua vita.
Nel 2008 abbandona il Forum di Assago, dove pattinava sin dal 1993, per poi imbattersi negli Stati Uniti d’America. Gli USA le hanno insegnato molto riguardo sé stessa e i suoi obiettivi.
A Detroit hanno insegnato a Valentina a valutarsi e giudicarsi come atleta, in quel periodo ha dovuto imparare ad allenarsi da sola, senza una guida che le dicesse cosa fare in ogni momento.
Ha imparato a capire cosa significa avere una vita privata al di fuori dello sport, la routine del pattinaggio venne interrotta dalla socialità e dal costruire qualcosa per sé stessa.
Si è dovuta mettere in discussione soprattutto nel momento in cui ha dovuto affrontare il primo lavoro da baby sitter, oppure quando doveva rapportarsi con altre culture o nazionalità.
In 25 anni di carriera, Valentina Marchei è riuscita a costruire con molta umiltà il suo personaggio di grande atleta, il suo equilibrio, la sua strada e soprattutto le sue esperienze sono d’ispirazione per le giovani atlete.
Adesso è una donna, ha collaborato con Eurosport, dove le hanno offerto un ruolo nella Commissione Atleti del Coni, inoltre l’amicizia con Marta Pagnini ha dato come frutto un percorso per le giovani atlete, mirato ad unire sia la ginnastica ritmica e il pattinaggio artistico in una sola disciplina.