Quando è capitato, Conte ha sempre vinto il titolo. Nicola studia il piano per fermare la capolista
Torino-Inter, dove vederla
Torino-Inter, dove vederla
Torino-Inter, dove vederla – Ora il Torino, poi il Sassuolo, infine di nuovo pausa prima di riprendere la corsa scudetto. Prima del break Antonio Conte vuole sei punti da parte della sua squadra, l’unico modo per essere certi di tenere lontano il Milan e tutte le inseguitrici. I rossoneri hanno l’entusiasmo dell’Europa League e del pareggio contro il Manchester United, ma la coppa toglie loro energie. La Juventus è stata appena eliminata in Champions League agli ottavi di finale dal Porto e avrà tanta rabbia e voglia di rivincita, prova ne è l’ultimo post scritto da Cristiano Ronaldo sui suoi canali social. L’Inter per suo conto è oggi impegnata con i granata in campionato (diretta tv dalle 15 su Sky Sport canale 202 e Sky Sport canale 251), alla caccia dell’ottava vittoria consecutiva. Quando Conte ha raggiunto questo traguardo con una sua squadra, storicamente ha sempre poi vinto il titolo. Lo ha fatto tanto con la Juventus, quanto con il Chelsea, come se, una volta preso il via, il tecnico fosse poi inarrestabile. Oggi l’allenatore nerazzurro sarà squalificato, con il vice Stellini che guiderà i suoi da bordocampo, ma sicuramente, grazie al fratello di Conte Gianluca, tante indicazioni arriveranno comunque dalla tribuna, in modo tale di trascinare i propri giocatori alla conquista di altri tre punti. Il Torino ha invece avuto di suo un po’ di problemi con il Covid-19 negli ultimi tempi, ma Davide Nicola ha pensato a un piano per almeno rallentare la capolista, cercando di reinventare la sua formazione e non affidarsi solo ai soliti noti. La terzultima posizione in classifica di certo non sorride a una squadra che in Serie A anche quest’anno sperava di fare molto meglio ma, perfino contro una corazzata conto l’Inter, dare il massimo sarà fondamentale. Qualche statistica che il Toro deve ribaltare: dopo essere stato imbattuto per cinque partite di campionato di fila contro i nerazzurri, i granata hanno perso tutte le ultime tre gare di Serie A contro i nerazzurri, subendo sempre almeno tre gol nel parziale. Oltretutto, è da maggio 2017, contro il Genoa, che l’Inter non perde in campionato in una partita giocata di domenica alle ore 15. Dei tabù da sfatare quindi, cruciali per una squadra che nell’ultimo turno ha perso addirittura con il fanalino di coda Crotone per 4-2.
Così in campo
Rispettivamente allo stato di forma dei suoi, Nicola con Belotti non al meglio, che siederà solo in panchina, si affida quindi a Verdi e Zaza, rinnovando la fiducia a due attaccanti che non sono mai riusciti a trovare una continuità nel rendimenti e nelle marcature. Nel 3-5-2, che sarà speculare al modulo classico utilizzato da Conte, saranno Lukic e Baselli le mezzali per dare manforte agli attaccanti mentre, se Mandragora giocherà al centro della mediana come regista, saranno Murru e Vovjoda a correre sulle fasce, sfidati peraltro da due clienti molto difficili come Hakimi e Perisic. Bremer sembra definitivamente recuperato e giocherà in difesa insieme al giovane Buongiorno, che dovrà fare gli straordinari contro Lukaku e Izzo. A porta Sirigu. Dal lato opposto del campo Conte non cambierà granché nella sua formazione, se non per l’ingresso in campo di Gagliardini dal primo minuto. Vidal è infortunato e ne avrà per un mese, mentre Eriksen ha un’infiammazione a un ginocchio che gli permetterà di sedere solo in panchina, almeno dall’inizio. Per il resto, davanti ad Handanovic il solito pacchetto arretrato formato da Bastoni, De Vrij e Skriniar, Brozovic come regista, sulle fasce il marocchino e il croato, in attacco accanto a Lukaku favorito Lautaro Martinez su Sanchez che scalpita per giocare almeno uno scampolo di partita. Conte può permettersi di non variare troppo grazie al venir meno di tutte le altre competizioni, potendo quindi spendere tutte le energie su un unico fronte. Da ora fino alla fine sarà così, ma Conte vuole mantenere la massima concentrazione dei suoi. Se arriverà l’ottavo successo non si fermerà certo a questo.
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