La carriera di Giancarlo Pedote è insolita, non è il solito velista che comincia a navigare da giovane per via di una tradizione marinara.
Nasce a Firenze una citta dell’entroterra, dove la nautica e soprattutto la vera non hanno mai fatto parte della sua cultura. Sin da bambino ha avuto la passione del mare, questo capitava quando suo padre lanciava una bottiglia in mare e lui correva a riprenderla.
All’età di 14 anni pratica windsurf, l’esperienza con la tavola a vela diventa mozzafiato, le partenze dall’acqua e le planate sono all’ordine del giorno, quello sembrava essere il suo destino.
Per caso qualche anno più in là, proprio mentre lavorava come istruttore di Windsurf, ha dovuto sostituire un collega che si era infortunato durante le lezioni.
Il giorno dopo Giancarlo dovette sostituire il docente che stava insegnando a tre bambini su un Flying junior con 20 nodi. La prima esperienza è stata disastrosa, infatti è planato in aria per poi scuffiare tutti in acqua.
I bambini si divertono con lui ed esprimono alle loro famiglie il desiderio di navigare solo con lui, da quel giorno le cose cambieranno per il velista italiano.
>>>>>> POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Gianfranco e Pietro Sibello: i fratelli della vela
La barca fa scoprire a Giancarlo una nuovo modo di viaggiare, percorrere il mare soprattutto una nuova febbre per l’inesplorato. Scopre il piacere di navigare proprio con un trasferimento con Piero dalla Grecia a Punta Ala.
Lo spirito del surfista rock’n roll lascerà spazio ad uno spirito più pacato, dedito alla meditazione e riflessivo. Questi aspetti entreranno a far parte dell’io interiore di Giancarlo.
Dal 2007 ha cominciato a navigare in solitario, questo gli ha permesso di farla diventare la sua professione, tramite un lavoro costante e di miglioramento costante, è giunto a poter navigare nella classe IMOCA, con barche di oltre 18m.
Inizierà con il Mini di serie e il Mini prototipo, per poi passare al Figaro, al Class 40, e terminare con il Multi 50 un’esperienza staordinaria. Nel momento in cui ci sono stati i foil, ha provato una stagione Moth a foil, proprio per capire il nuovo modo di navigare in mare.
L’atleta in ogni momento cerca di imparare nuove cose, proprio perché questo lo fa sentire bene, non ama tenere per sé ciò che impara e cerca di divulgarlo quanto più possibile.
Grazie a questo spirito di condivisione ha scritto due libri sulla tecnica nautica, per poi realizzare dei video sull’etica della navigazione in solitario e come fare per soddisfare l’esigenza di un equipaggio ridotto.
Questo sono: Il manuale dello Skipper (2004), Il Manuale del Velista (2007)e il DVD “Sea You Mini 6.50” del 2016.
Seduto di fronte ai giornalisti a Torino, Jannik Sinner appare rilassato, ma con quella luce…
Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…
Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…
Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…
L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…
E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…