Vaccino Astrazeneca, morte di Giuseppe Maniscalco: l’autopsia esclude una correlazione tra il decesso e la somministrazione
Come conferma la Procura di Trapani al maresciallo dei carabinieri, Giuseppe Maniscalco, morto a metà febbraio dopo 48 ore dall’iniezione della prima dose del vaccino Astrazenca è stata somministrata una fiala del lotto ABV2856. La Procura aveva aperto nei giorni scorsi un’inchiesta sulla morte del militare dopo la denuncia da parte della famiglia. Il vice comandante della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani, Giuseppe Maniscalco, aveva accusato un malore dopo due giorni la somministrazione del vaccino ed era deceduto.
Però, secondo, l’autopsia effettuata sul cadavere non sono emerse correlazioni tra la vaccinazione e la morte. Il procuratore, Maurizio Agnello, ha aggiunto che ci vorranno 60 giorni per conoscere l’esito degli esami istologici effettuati sulla salma di Giuseppe Maniscalco.
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Vaccino Astrazeneca, apprensione nel trapanese
C’è moltissima apprensione nel trapanese, perché con lo stesso lotto di fiale sono stati vaccinati molti insegnanti e militari del 37° Stormo di Brigi.
Verrà invece eseguita nel corso della giornata odierna l’autopsia sulla salma di Stefano Paternò, sottoufficiale della Marina morto per arresto cardiaco 24 ore dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca ad Augusta, in provincia di Siracusa. Lo ha deciso la Procura di Siracusa, che ha inserito nel registro degli indagati dieci persone tra medici e infermieri. L’esame sarà svolto nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania da una squadra sanitaria composta da un medico legale, un infettivologo e un tossicologo.
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La dose di vaccino AstraZeneca, somministrata lo scorso 8 marzo a Paternò, è parte del lotto ABV2856, ritirato nelle ultime ore su tutto il territorio italiano. Lo ha asserito Sabrina Gambino, procuratrice di Siracusa, che gestisce l’inchiesta sul decesso di Stefano Paternò.