Il tecnico dei giallorossi incontra la sua ex squadra. Gara tutta portoghese
Roma-Shakthar, dove vederla
Roma-Shakthar, dove vederla
Roma-Shakthar, dove vederla – «Non avrei mai voluto affrontare la mia ex squadra». Lo ha affermato con grande sincerità il tecnico portoghese della Roma Paulo Fonseca, che ha scelto i giallorossi nell’estate del 2019 proprio lasciando lo Shakthar Donetsk, ora allenato dal suo collega e amico di una vita Luis Castro, con un rapporto di lavoro consolidato già nel porto, per poi passarsi il testimone proprio alla guida del club ucraino. Una storia dai forti legami, ma sul campo non potrà esserci pietà in un doppio confronto agli ottavi di finale che vedrà qualificarsi una sola squadra ai quarti. Gli arancio-neri hanno già tolto il terzo posto nel gruppo di Champions League all’Inter, passando dalla prima alla seconda competizione europea, ma sono ancora in corsa per conquistare almeno un trofeo continentale come l’Europa League. La Roma in campionato punta alla zona Champions, mai ragazzi di Fonseca non sembrano essere troppo schizzinosi verso il torneo continentale, tant’è che si sono qualificati con un’ottima media punti e ben prima della sesta e ultima giornata della fase a gironi, per poi superare agevolmente il Braga ai sedicesimi di finale. Ora la sfida nostalgica per Fonseca conserva anche molte insidie, perché la cantera brasiliana dalla squadra ucraina riesce a ribaltare spesso i pronostici. I giallorossi sono consapevoli del proprio valore, ma non potranno permettersi di abbassare la guardia, soprattutto giocando in casa allo Stadio Olimpico, dal momento che i gol fuori casa valgono doppio (diretta tv dalle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport canale 252 e in chiaro su TV8). Anche i precedenti parlano chiaro: delle sei partite giocate in Champions League nelle scorse stagioni da Roma e Shakthar, negli scontri diretti due volte hanno vinto i giallorossi, ma ben quattro sono state conquistate dagli ucraini. Al tempo stesso va però ricordato che la squadra di Castro è rimasta a secco di gol nelle ultime quattro gare contro squadre italiane in competizioni europee, compresi i due 0-0 con l’Inter nella fase a gironi dell’edizione in corso della Champions League. Da una parte, numeri invece confortanti sul piano dello spettacolo, perché la Roma non ha mai pareggiato in dieci incontri europei contro avversarie ucraine, per un totale però di quattro successi e sei sconfitte.
Così in campo
Fonseca tenterà molto probabilmente un’innovazione tattica che prevede Mkhitaryan in attacco come falso nove, mentre saranno Pellegrini e Pedro a giocare sulla trequarti, lasciando di fatto entrambe le prime punte in panchina, tanto Dzeko, appena rientrato dall’infortunio, quanto Borja Mayoral. Per il resto difesa a tre davanti a Pau Lopez formata da Kumbulla, Smalling e Mancini, mentre a centrocampo, senza il centrocampista francese Veretout infortunato (ne avrà per circa un mese), saranno Villar e Diawara a fare da filtro e a dettare i tempi di gioco della squadra. Spinazzola e Karsdorp dovranno invece riuscire ad attaccare dalle fasce e a difenderle allo stesso tempo dalle scorribande degli scatenati brasiliani di Castro. Probabile il tecnico portoghese amico e rivale di Fonseca adotti il 4-1-4-1 per poter riuscire a far svolgere meglio ai suoi entrambe le fasi, quella offensiva come quella difensiva. Tribun tra i pali potrà contare sulla retroguardia a quattro formata da Ismaily, Mtvienko, Vitao e Dodo, mentre sarà Maycon il perno davanti alla difesa. Il supporto all’unico centravanti Moraes sarà invece dato da Alan Patrick e Marlos trequartisti, con i temibili Taison e Tete che daranno il proprio contributo partendo dalle fasce. Due squadre che hanno nel dna la vocazione offensiva e la vivacità legata allo stile di gioco allegro e portoghese dei propri tecnici. Un confronto che, almeno sulla carta, potrebbe dar vita a tutto, ma non alla noia.
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